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    Non c’è tregua che tenga in Yemen

    In Yemen le forze fedeli al presidente yemenita in esilio, Abd-Rabbu Mansour Hadi, continuano a scontrarsi con i ribelli sciiti houthi

    Di TPI
    Pubblicato il 27 Lug. 2015 alle 13:21 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:02

    La tregua umanitaria in Yemen è già stata interrotta. Secondo un accordo unilaterale del governo, il cessate il fuoco sarebbe dovuto entrare in vigore alla mezzanotte del 26 luglio.

    Almeno dieci ribelli houthi sono stati uccisi in seguito a un attacco condotto dalle forze fedeli al governo yemenita a Zinjibar, nella provincia di Abyan, poco prima della mezzanotte, secondo quanto riferisce Al Jazeera.

    Poco dopo la mezzanotte, con il cessate il fuoco già in vigore, i ribelli houthi hanno risposto attaccando alcune aree residenziali vicino alla città di Taiz, nel sud del Paese.

    Il 19 luglio scorso i ribelli sciiti houthi avevano condotto diversi bombardamenti nella città di Aden, sulla costa nel sud dello Yemen, causando la morte di almeno 45 persone.

    La settimana precedente le forze del governo yemenita, in esilio in Arabia Saudita, avevano riconquistato buona parte della città di Aden, incluso l’aeroporto, ma pochi giorni dopo i ribelli houthi hanno lanciato una pesante controffensiva.

    A causa dei bombardamenti condotti dalla coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita, nelle due settimane tra il 17 giugno e il 3 luglio sono rimasti uccisi almeno 92 civili, fra cui 18 donne e 18 bambini.

    Nella sola giornata di lunedì 6 luglio sono state uccise complessivamente cento persone per lo stesso motivo.

    In Yemen sono morte almeno 3.200 persone da quando, il 26 marzo del 2015, la coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita ha intrapreso una campagna militare per contenere l’avanzata dei ribelli sciiti houthi nel Paese, nel tentativo di re-insediare al potere l’ex presidente yemenita, Abd-Rabbu Mansour Hadi, ad oggi in esilio a Riyadh.

    Al momento la coalizione guidata dall’Arabia Saudita in Yemen è formata da otto Paesi arabi, con il supporto logistico di Stati Uniti, Regno Unito e Francia.

    Non è escluso l’invio e l’utilizzo di truppe via terra nel Paese.

    Inoltre la coalizione saudita che sta attaccando lo Yemen avrebbe fatto uso di bombe a grappolo, vietate dalla maggior parte dei Paesi, ha riferito la Ong Human Rights Watch.

    (Una mappa della Bbc) 


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