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    Theresa May: “Dobbiamo prepararci a qualsiasi scenario, non è detto che si raggiunga un accordo sulla Brexit”

    Theresa May

    Dopo le dimissioni del ministro per la Brexit, David Davis, e degli Esteri, Boris Johnson, la premier britannica ha tenuto un discorso alla Camera dei Comuni

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 9 Lug. 2018 alle 18:10 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:33

    Theresa May, in un discoro di fronte alla Camera dei Comuni tenuto pochi minuti dopo l’annuncio delle dimissioni del ministro degli Esteri Boris Johnson, ha detto che il governo britannico deve prepararsi a tutti gli scenari possibile sulla Brexit, incluso quello in cui non si dovesse riuscire a trovare un accordo.

    Il primo ministro britannico ha affermato che i negoziati sulla Brexit sono stati necessariamente “intensificati”, poiché è rimasto poco tempo prima che il Regno Unito lasci l’Unione Europea.

    “Dal giorno del referendum – ha detto May – c’è stato un vivace dibattito sulla Brexit in tutta la nazione. Ho ascoltato tutte le posizioni. Il piano che ho deciso di perseguire è il migliore possibile”.

    Il primo ministro britannico ha anche dichiarato che il piano proposto dall’Ue, che separerebbe l’Irlanda del Nord dal resto del Regno Unito, è inaccettabile.

    “Mantenere l’intero Regno Unito nel mercato unico e nell’unione doganale significherebbe accettare la libera circolazione, dovendo seguire la legislazione dell’Ue e dovendo continuare a pagare enormi somme all’Europa”.

    “Se l’Ue continua nel suo corso attuale, ciò potrebbe portare a una Brexit senza accordo. Per questo il  mio governo ha preso l’iniziativa e ha fatto una nuova proposta”, ha detto.

    Boris Johnson ha rassegnato le dimissioni da ministro degli esteri del governo britannico, diventando il terzo ministro in 24 ore a uscire dal governo in polemica con i piani di Theresa May su una Brexit “soft”.

    Il primo ministro ha preso la decisione al termine di un incontro con altri membri del partito conservatore. Un portavoce di Downing Street ha detto: “Questo pomeriggio, il primo ministro ha accettato le dimissioni di Boris Johnson come segretario agli affari esteri. La sua sostituzione sarà annunciata a breve. Il primo ministro ringrazia Boris per il suo lavoro svolto”.

    Le sue dimissioni seguono quelle del ministro per la Brexit, David Davis, e del suo numero 2,  Steve Baker.

    La decisione di Davis è stata stata presa dopo che May si era garantita il sostegno del governo e del parlamento al suo piano di uscita.

    La premier ha sostituito Davis con Dominic Raab, ex ministro per l’abitazione, noto per le sue posizioni euroscettiche.

    Secondo fonti citate dal quotidiano britannico The Guardian, Davis ha confidato ad amici di non poter sostenere la linea della premier, che prevede la creazione di un’area di libero scambio tra Unione Europea e Regno Unito sulla base di regole comuni.

    L’ormai ex capo negoziatore di Londra per la Brexit, esponente della corrente più euroscettica dei Tories, ritiene che intraprendere questa strada significherebbe tradire l’esito del referendum del 2016, che sancì l’uscita del paese dall’Ue.

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