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    In Grecia inizia il test degli hotspot per i migranti

    Sull'isola di Lesbo è cominciata la nuova procedura di identificazione ed espulsione rapida dei migranti approvata dall'Ue

    Di TPI
    Pubblicato il 3 Nov. 2015 alle 14:13 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:44

    È iniziata sull’isola greca di Lesbo la fase di test dei cosiddetti hotspot per l’identificazione e l’espulsione rapida dei migranti in arrivo dal Mediterraneo. 

    La scelta è ricaduta sull’isola greca per la posizione di prima linea che essa occupa nella gestione degli sbarchi dei migranti. In tutto il 2015 circa 300mila persone sono passate attraverso Lesbo dirette nei Paesi del nord Europa. La maggior parte è sbarcata nelle ultime sei settimane.

    L’Unione europea ha scelto una collina invasa dai rifiuti per provare il funzionamento della nuova procedura di registrazione. A migliaia si trovano ora accampati in una tendopoli sorta intorno al centro di registrazione di polizia di Lesbo.

    Le pratiche di registrazione stanno avvenendo all’interno di un container circondato da filo spinato e sorvegliato dalla polizia in tenuta antisommossa. Qui oltre mille migranti al giorno vengono intervistati da Francisco Ramos, poliziotto spagnolo attualmente responsabile del progetto, e dai suoi collaboratori. 

    “In primo luogo i migranti vengono identificati. Poi viene fatta un’intervista. Lo scopo è quello di stabilire la vera nazionalità”, spiega Ramos, “ci sono alcuni migranti che non dicono qual è la loro vera nazionalità”.

    Le interviste sono strettamente sorvegliate per impedire ai migranti di studiare le possibili risposte prima del colloquio. Con l’aiuto di mediatori culturali vengono verificati la lingua e i dialetti parlati e vengono chiarite l’identità e l’origine di uomini, donne e bambini. I dati vengono poi trasmessi alle forze di polizia e alle autorità in tutta l’Ue.

    Resta da capire cosa fare con i migranti che vedono respinta la propria richiesta di asilo. Il ministro dell’Immigrazione greco, Yiannis Mouzalas, ha già chiarito che la Grecia non intende costruire un centro di detenzione ed espulsione per i migranti sull’isola di Lesbo.

    Il mese di ottobre ha registrato il record di sbarchi in Europa via mare con oltre 218mila arrivi. Lo stesso numero era stato raggiunto durante tutto il 2014.

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