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    Tajani a TPI: “Alle elezioni europee non ci sarà nessuna ondata sovranista”

    Antonio Tajani, presidente del Parliamento europeo. Credit: ANSA/EPA/PATRICK SEEGER

    Il presidente del Parlamento europeo: "Le sfide della nuova Ue sono lavoro, immigrazione e lotta al terrorismo"

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 11 Feb. 2019 alle 15:22 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:29

    Sta iniziando la sessione plenaria del parlamento europeo a Strasburgo. Il presidente Antonio Tajani, in viaggio verso la città francese su un volo low cost, ha risposto ad alcune domande di TPI sul futuro dell’Europa [qui le ultime notizie sulle elezioni europee].

    Mancano ormai pochissimi mesi alle elezioni europee. Che Europa è quella che ci aspetta la mattina del prossimo 27 maggio?

    Mi aspetto un’Europa stabile con un nuovo Parlamento, che sia protagonista e in grado di avvicinare sempre di più i cittadini alle istituzioni. Il Partito popolare europeo sarà la prima forza, sarà determinante per fare in modo di aggregare un consenso per iniziare a cambiare le cose che non vanno.

    Innanzitutto serve più potere al parlamento, che è l’unica istituzione democratica, il diritto di iniziativa legislativa che ci manca. Questa è certamente una delle battaglie che dovremmo fare col prossimo parlamento europeo.

    Vedremo come andrà con la prossima Commissione europea, bisognerà affrontare le grandi questioni del lavoro, dell’immigrazione, che deve essere risolto, della lotta al terrorismo. E dovrà esserci un’Europa che dovrà avere una sua politica estera e di difesa comune. Queste sono le grandi sfide. Tutto questo deve essere incluso nel bilancio comunitario 2021-2017, che sarà scritto dal prossimo parlamento.

    Secondo analisti e sondaggi, le prossime elezioni saranno caratterizzate da un’ondata sovranista e populista che spazzerà via gli altri partiti. Sarà così? E se sì, che cambiamenti porterà in Europa?

    L’ondata sovranista e populista non avrà nessun effetto pratico, sarà soltanto una forza parlamentare ma non determinerà cambiamenti dell’Europa. Non ci sarà una maggioranza con i sovranisti.

    Due grandi paesi fondatori dell’Europa, Italia e Francia, hanno dato spettacolo negli ultimi giorni. Cosa ne pensa?

    Non è interesse di nessuno arrivare a uno scontro tra due paesi che hanno anche importanti relazioni economiche. Non condivido quello che ha fatto la Francia sulla vicenda Fincantieri, non ho condiviso quello che ha fatto la Francia sulla questione Gheddafi. Ma non credo che sia neanche giusto che il vice primo ministro italiano vada in Francia a schierarsi dalla parte di quelli che sfasciano vetrine e lanciano le molotov contro la polizia.

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