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    Sundance 2019: i titoli più attesi del cinema indipendente

    Il festival americano è attivo dal 1978

    Di Rossella Melchionna
    Pubblicato il 21 Gen. 2019 alle 13:56 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:36

    Torna il Sundance Film Festival, il festival di cinema indipendente in scena nello Utah, Stati Uniti, dal 24 gennaio al 3 febbraio 2019. La kermesse – che prende il nome dal Sundance Institute, l’organizzazione no-profit fondata da Robert Redford e che, a sua volta, trae la propria denominazione dalla pellicola Butch Cassidy di George Roy Hill – presenta un programma ricco. Sono stati selezionati, infatti, 112 lungometraggi – 102 in anteprima mondiale – che rappresentano 33 paesi, e 45 registi emergenti su 61 totali.

    Il 42 per cento dei cineasti sono donne, il 39 per cento sono persone di colore e il 23 per cento si identifica come Lgbt.

    I film più attesi

    A Park City, per l’edizione 2019, i film più attesi sono almeno tre e tutti appartenenti al genere thriller. Il primo è  Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile, la pellicola diretta da Joe Berlinger e scritta da Michael Werwie. Il protagonista è Zac Efron nei panni del serial killer statunitense Ted Bundy, autore di almeno 30-35 omicidi di giovani donne tra il 1974 e il ’78. A raccontare la storia, però, è la fidanzata Elizabeth Kloepfer, che fatica ad accettare la vera natura del suo ragazzo.

    Leaving Neverland è l’altro titolo che fa salire l’attesa. Il documentario, firmato da Dan Reed e suddiviso in due puntate, racconta le vicende di due trentenni e delle presunte violenze sessuali che avrebbero subito da parte della popstar Michael Jackson quando avevano solamente 7 e 10 anni. Il re del pop fu arrestato nel 2003 per presunte molestie su minore. Il processo, che ebbe inizio due anni dopo, si concluse con l’assoluzione piena da tutte le accuse.

    Infine, tra le pellicole più interessanti, c’è Official Secrets che parla di Katharine Gun, l’impiegata del Quartier generale del governo inglese per le comunicazioni che, nel 2003, divenne nota per aver rivelato alla stampa una rete di spionaggio illegale degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Lo scopo? Spingere Angola, Bulgaria, Camerun, Cile, Guinea e Pakistan a votare per l’entrata in guerra contro l’Iraq, violando così la Convenzione di Vienna. Nel cast sono presenti Keira Knightley, Matt Smith, Ralph Fiennes e Matthew Goode. Il regista del thriller politico è Gavin Hood.

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