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    Chicago, scontri con la polizia dopo l’uccisione di un uomo da parte di un agente

    La polizia di Chicago
    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 15 Lug. 2018 alle 10:51 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 23:47

    Dopo l’uccisione di un uomo da parte di un agente di polizia , una folla inferocita ha invaso le strade di un quartiere del South side di Chicago.

    Ci sono stati degli scontri tra manifestanti e agenti: il bilancio è di alcuni poliziotti feriti e quattro manifestanti arrestati.

    A scatenare la furia della folla l’episodio accaduto poco prima quando un agente aveva sparato ad un uomo “che mostrava le caratteristiche di una persona armata” e che aveva fatto resistenza durante un controllo.

    L’uomo, inizialmente rimasto ferito, è morto poco dopo in ospedale. Dopo l’omicidio, la folla ha invaso le strade del quartiere gridando insulti e tirando bottiglie contro gli agenti. Qualcuno è saltato su un’automobile della polizia e altre sono state danneggiate.

    Al termine dei disordini quattro persone sono state arrestate. Sul posto pare sia stata rinvenuta un’arma, ma non è stato accertato se appartenesse alla vittima.

    Non è la prima volta che a Chicago la polizia spara e uccide. Nel 2015 l’uccisione di un 17enne afroamericano fece esplodere violente proteste.

    Negli ultimi anni più volte la popolazione americana ha contestato l’operato della polizia che in alcuni casi si è resa protagonista di diversi abusi di potere e utilizzo sconsiderato dell’arma in dotazione.

    Centinaia di persone sono scese per le strade di Brooklyn, New York, nel quartiere di Crown Heights per protestare contro la polizia. Mercoledì 4 aprile 2018 quattro agenti hanno sparato e ucciso Saheed Vassell, un uomo di colore disarmato.

    La Polizia di New York ha dichiarato di aver ricevuto diverse segnalazioni su un uomo armato, ma la presunta pistola era in realtà una pipa per la metanfetamina.

    I manifestanti hanno bloccato l’angolo di strada in cui Vessell è stato ucciso, ripetendo lo slogan: “Niente giustizia, niente pace”.

    “Saheed veniva da una buona famiglia, non avevano il diritto di sparargli come hanno fatto, Saheed non era armato” ha dichiarato la madre della vittima, presente alla manifestazione. “Hanno ucciso mio figlio e voglio giustizia”.

    Vassell era solito girare nella strada in cui è stato ucciso e nel quartiere era risaputo che soffrisse di disturbi mentali.

    La polizia di New York ha rilasciato un video che mostra Vessell mentre punta la pipa contro alcuni passanti e le trascrizioni delle chiamate fatte al 911 da alcune persone.

    Ecco il video:

    Di seguito la traduzione delle informazioni presenti nel video e la trascrizione delle chiamate al 911.

    “Il 04/04/18 alle 16:40 la polizia di New York ha ricevuto diverse chiamate al 911 in cui si denunciava la presenza di un uomo che stava puntando qualcosa descritto come un’arma da fuoco contro i passanti. ‘C’è un uomo con una giacca marrone che cammina puntando..non so, cosa sta puntando contro le persone? Dicono che sia  una pistola, è di metallo’.

    ‘C’è un uomo che cammina per strada, sembra pazzo ma sta puntando contro i passanti qualcosa che sembra una pistola e sta facendo finta di sparare come se stesse premendo un grilletto’.

    A questo punto, gli agenti hanno risposto estraendo le pistole.

    Centralino: Ha un’arma, signora? Ha un’arma?
    Signora: Sì
    Centralino: Ha detto che è nel negozio o fuori?
    Signora: No, no, fuori, fuori.
    Centralino: Fuori dal suo negozio?
    Signora: Sì.
    Centralino: Ok, il locale è una lavanderia automatica ed è fuori dal suo negozio, giusto?
    Signora: Sì, ha una pistola e…(parole non udibili).
    Centralino: Dov’è l’arma?
    Signora: Nella sua mano.

    Quando la polizia è arrivata sul posto, Vessell “ha puntato l’oggetto metallico contro i poliziotti” ha riferito il capo del dipartimento della polizia di New York. Quattro ufficiali, due dei quali non indossavano le uniformi, hanno aperto il fuoco.

    Vessell è stato raggiunto da 9 colpi, tra cui uno alla testa e due al petto, riferiscono dall’ufficio medico della città di New York.

    Secondo alcuni manifestanti del quartiere di Crown Heights, i poliziotti non avrebbero dovuto sparare in quel modo contro Vessell.

    “Devono insegnare loro a sparare contro alcune parti del corpo e non a sparare per uccidere” commenta Latitia Richardson. “Siamo a Crown Heights, non nel terzo mondo”.

    I manifestanti hanno chiesto alla polizia di comunicare i nomi degli ufficiali che hanno aperto il fuoco contro Vessell e chiedono che siano perseguiti.”Devono perdere il loro lavoro e devono andare in galera come se fosse stato ucciso un poliziotto” ha commentato uno dei manifestanti. “È chiaro che non hanno rispetto per la vita umana”.

    La protesta si è poi spostata alla stazione di polizia vicina al punto in cui Vessell è stato sparato. La polizia aveva disposto delle barricate metalliche a protezione dell’edificio.

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