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    In Malesia un imam di 41 anni ha sposato una bambina di 11 anni: “Lei è innamorata”

    L’uomo, un commerciale di rottami di nome Che Abdul Karim, ha preso in sposa la bambina con il consenso dei genitori e difende la validità del matrimonio

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 3 Lug. 2018 alle 10:50 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:28

    In Malesia un imam di 41 anni, già sposato con due mogli e padre di sei figli, ha deciso di sposare una bambina thailandese di 11 anni e farla diventare così la sua terza moglie.

    A dare la notizia è il quotidiano malese The Star Online.

    L’uomo, un commerciale di rottami di nome Che Abdul Karim, è imam nel suo villaggio di Gua Musang, nel nord-est della Malesia.

    Due settimane fa si l’uomo si è recato a Golok, una città di confine tra la Malesia e la Thailandia per ufficializzare l’unione con la bambina, che è una conoscente di uno dei suoi figli e figlia di un suo dipendente.

    Il quotidiano riporta che la sposa bambina ha dato il suo consenso, e ha dichiarato di essere innamorata del marito da quando aveva nove anni. I genitori della bambina hanno imposto come condizione che la coppia potrà vivere insieme solo al compimento del sedicesimo anno di età della ragazzina.

    Il giornale riporta inoltre che la seconda moglie dell’uomo sta considerando il divorzio dopo aver appreso della decisione del marito.

    La donna ha scoperto del terzo matrimonio attraverso i social media: ha trovato le foto del matrimonio pubblicate dall’uomo e ha chiesto spiegazioni.

    L’uomo ha prima provato a cancellare le immagini e ha poi deciso di ammettere la verità, sostenendo la validità dell’unione.

    La donna nel frattempo ha presentato denuncia alle autorità. Secondo la legge malese, gli uomini musulmani possono avere fino a 4 mogli, ma le ragazze musulmane devono aver raggiungo almeno i 16 anni per potersi sposare con il consenso dei genitori.

    Il vice primo ministro Wan Azizah Wan Ismail ha dichiarato che le nozze sono illegali in quanto non approvate dalla corte della Sharia e ha aperto una indagine. Per essere ufficializzato dalle autorità statali in Malaysia, infatti, il matrimonio deve autorizzato dal tribunale islamico in quanto la sposa non è maggiorenne.

    Lo stesso Che Abdul Karim si è espresso sulla questione difendendosi dalle accuse in un’intervista concessa al Borneo Post, spiegando che per il momento non avrà alcun rapporto con la futura moglie: “Sono rimasto molto dispiaciuto dalle critiche e dalle accuse che mi sono state fatte sui social media dopo che l’ho presa come mia terza moglie”.

    L’uomo ritiene di aver seguito le regole: la legge malese che prevede che una ragazza non può contrarre matrimonio fino ai 18 anni a meno che non ci sia l’approvazione del capo di stato. L’Islam in tal senso è ancora più permissivo visto che permette il matrimonio ad un età minima di 16 anni con deroghe alla contrazione del matrimonio in età precedente se così stabilito dal tribunale della Sharia.

    La rappresentante dell’Unicef malese Marianne Clark-Hatting contesta le ragioni dell’uomo e dichiara: “È scioccante, inaccettabile e non è nel migliore interesse della bambina. E’ una violazione dei suoi diritti”.

    Il dramma delle spose bambine in Malesia è un problema di non poco conto contro cui il governo lotta strenuamente nel tentativo di eradicare una tradizione ingiusta nei confronti di bambine a cui viene rubata l’infanzia e successivamente l’adolescenza.

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