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    Spie informatiche dalla Cina

    In un rapporto del Pentagono, la Cina viene accusata esplicitamente di attacchi informatici ai danni dei computer governativi USA

    Di Michele Teodori
    Pubblicato il 8 Mag. 2013 alle 14:04 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 11:45

    L’esercito cinese ha preso di mira i computer del governo statunitense con intrusioni informatiche alla ricerca di dati sensibili, secondo un rapporto del Pentagono. Per la prima volta la Cina viene accusata esplicitamente di una campagna di spionaggio informatico per penetrare nelle reti dei computer del ministero della Difesa degli Stati Uniti.

    “Il governo degli Stati Uniti è stato oggetto di continui attacchi informatici, alcuni dei quali sembrano essere attribuibili direttamente alle autorità governative e militari cinesi”, si legge. L’analisi è preoccupante perché le “competenze necessarie per queste intrusioni sono simili a quelle necessarie per condurre attacchi di rete nei computer”. Mentre la Cina è stata a lungo sospettata di un ruolo attivo negli attacchi informatici subiti dagli Stati Uniti, si era finora generalmente evitato di attribuire pubblicamente gli attacchi al governo cinese.

    Nel suo rapporto annuale di 83 pagine al Congresso sugli sviluppi militari cinesi, il Pentagono dice che lo spionaggio servirebbe ad acquisire la tecnologia necessaria alla modernizzazione militare dell’esercito di Pechino. Lo scopo principale della pirateria sarebbe infatti ottenere informazioni a beneficio delle industrie della difesa, dei militari e dei capi di governo di Pechino.

    La Cina ha presentato una protesta, rifiutando quelle che definisce “accuse infondate”, come ha detto dal ministero degli Esteri il portavoce Hua Chunying a Pechino. Il rapporto annuale sulla Cina, che il Congresso ha richiesto sin dal 2000, giunge in mezzo alle tensioni in corso nella regione a causa dell’aggressività militare della Cina e delle rivendicazioni di sovranità sulle isole contese. Pechino ha dispute territoriali in corso con le Filippine, il Giappone e gli altri Paesi confinanti.

    L’ attribuzione di attacchi hacker verso la Cina mette in evidenza un problema che è emerso come una causa di forte attrito nelle relazioni tra i due Paesi.

    Pechino ha aumentato la spesa per la difesa a un ritmo di quasi il 10 per cento all’anno negli ultimi dieci anni. Proprio a marzo ha annunciato un aumento del 10,7 per cento della spesa militare per 114 miliardi dollari, si legge sul rapporto del Pentagono. Le spese per la difesa pubblicamente annunciate per il 2012 sono state di 106 miliardi di dollari, ma la spesa effettiva potrebbe variare tra i 135 e i 215 miliardi dollari secondo gli esperti. Le spese per la difesa degli Stati Uniti ammontano a più del doppio, oltre 500 miliardi di dollari.

     

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