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    Quante sparatorie nelle scuole ci sono state dall’inizio del 2018 negli Stati Uniti

    La morte di 17 persone in un istituto della Florida è solo l'ultimo di molti casi analoghi che si sono verificati quest'anno

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 15 Feb. 2018 alle 14:08 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:23

    Il 2018 è iniziato da appena un mese e mezzo e già ci sono state 18 sparatorie nelle scuole. L’ultima in ordine di tempo, quella avvenuta il 14 febbraio 2018, ha provocato la morte di 17 persone.

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    La sparatoria è avvenuta a Parkland, in Florida, dove un ex studente della scuola, Nikolas Cruz, di 19 anni, espulso a suo tempo dall’istituto “per motivi disciplinari”, ha fatto irruzione nella scuola Stoneman Douglas.

    Cruz era armato di un fucile semiautomatico leggero modello Ar-15, dotato di numerose munizioni di riserva, e di alcune granate fumogene.

    Meno di un mese fa, lo scorso 23 gennaio 2018, uno studente di 15 anni aveva sparato all’interno di una scuola superiore in Kentucky, negli Stati Uniti, precisamente nella contea di Marshall a Benton.

    In quell’occasione erano morti due studenti, mentre altri 18 erano rimasti feriti.

    Nelle prime settimane del 2018 si sono verificati altri episodi simili, ma meno gravi.

    All’inizio di febbraio, uno studente a Los Angeles era stato colpito alla testa e un altro al braccio, quando una pistola nascosta nello zaino di uno studente è esplosa.

    Il Congresso ha ripetutamente rifiutato di varare misure sulle restrizioni circa il possesso delle armi, anche dopo che 20 bambini e sei educatori erano stati massacrati nel 2012 nella scuola elementare Sandy Hook nel Connecticut.

    Il movimento per il controllo delle armi da fuoco, Everytown for Gun Safety, tiene conto di tutte le sparatorie che si verificano nel paese. Dall’inizio del 2018 sono state 18 le sparatorie all’interno delle scuole, di cui 8 con morti e feriti, 8 senza alcun ferito e due suicidi.

    Le ripetute tragedie allargano lo scontro e infuocano il dibattito tra coloro che chiedono controlli più severi sulla vendita e il possesso delle armi e coloro che difendono il diritto di poter girare con un’arma.

    Secondo il quotidiano britannico The Guardian, l’impatto emotivo delle sparatorie scolastiche ha scatenato una fiorente industria della sicurezza scolastica. Nel 2017, il mercato delle attrezzature di sicurezza nel settore dell’istruzione era stimato in 2,68 miliardi di dollari, secondo i dati di IHS Markit.

    Alcune aziende hanno sfruttato le paure dei genitori vendendo zaini o lavagne a prova di proiettile.

    Pur rifiutandosi di approvare restrizioni sostanziali sul controllo delle armi, il Congresso ha approvato budget da centinaia di milioni di dollari per aumentare il numero degli agenti di polizia nelle scuole pubbliche.

    Alcuni difensori dei diritti delle armi hanno spinto a espandere ulteriormente il permesso di portare armi nelle scuole.

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