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    Spagna, la destra di Vox in piazza contro Sánchez: “Governa contro il popolo, dimissioni subito”

    Credit: EPA/SERGIO PEREZ
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 28 Nov. 2022 alle 11:46

    Spagna, la destra di Vox in piazza contro Sánchez: “Governa contro il popolo, dimissioni subito”

    Decine di migliaia di sostenitori del partito ultra conservatore Vox sono scese in strada a Madrid e in altre città spagnole per chiedere le dimissioni del governo di Pedro Sánchez.

    Circa 25mila persone si sono radunate ieri in piazza Colon, nel centro di Madrid, per contestare la coalizione di centro-sinistra al potere e in particolare alcune recenti misura. Si tratta di una nuova legge contro le violenze sessuali, la cosiddetta “legge del sì è sì”, e di una riforma del codice penale per ridurre le pene relative al reato di sedizione, il più grave tra quelli contestati ai leader indipendentisti catalani condannati per il tentativo di secessione del 2017.

    “Abbiamo un governo che governa contro il popolo, abbassa le pene detentive per reati, disarma la polizia”, ​​ha detto il leader del partito di estrema destra, Santiago Abascal.  “Bisogna alzare la voce nelle istituzioni, nelle piazze e nei tribunali”, ha detto Abascal dal palco, sostenendo che il governo ha “steso un tappeto rosso” a “golpisti” e “nemici della Spagna”. Secondo Abascal, le violenze sessuali sono raddoppiate da quando il premier socialista Sanchez ha preso il potere nel 2018. Il presidente di Vox ha puntato il dito contro la proposta di legge che secondo lui permetteva a stupratori e pedofili di lasciare la prigione prima. Il riferimento è alla legge entrata in vigore a ottobre, che considera stupro qualsiasi forma di sesso non consensuale, ma ha anche consentito la scarcerazione di alcuni detenuti per reati sessuali, a cui la pena è stata ridotta retroattivamente. Un altro bersaglio di Vox è la riforma penale del codice penale che entrerà in vigore entro fine anno, abolendo il reato di sedizione, da sostituire con un altro reato che preveda una pena detentiva inferiore. Secondo il partito guidato da Abascal, non farà altro che favorire nuovi tentativi di secessione in Catalogna dopo quella che nel 2017 aveva portato alla condanna dei leader indipendentisti a pene tra 19 e 13 anni, prima della grazia concesso lo scorso anno. Negli scorsi anni, la destra spagnola è scesa in piazza più volte per contestare il dialogo tra le forze separatiste e il governo, costretto a negoziare con i partiti baschi e catalani per approvare leggi in parlamento, dove il Partito socialista e Podemos non hanno la maggioranza assoluta.

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