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    La Siria ringrazia Putin per il sostegno contro l’Isis

    Il Cremlino starebbe inviando duemila soldati sulla costa siriana, oltre ai 28 aerei da guerra già presenti sul territorio

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Set. 2015 alle 11:29 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:28

    Il governo siriano per la prima volta ha dichiarato che l’aiuto russo sul territorio è stato determinante per la lotta contro l’Isis. Un portavoce dell’esercito ha sottolineato il ruolo significativo degli equipaggiamenti militari, delle truppe e degli aerei di guerra inviati dalla Russia in Siria. 

    I radar forniti da Putin hanno aiutato il governo di Damasco a individuare con maggiore accuratezza rispetto al passato gli obiettivi dell’Isis attraverso le immagini satellitari, garantendo attacchi aerei più efficaci.

    Secondo i dati riportati dalle autorità statunitensi, la Russia al momento avrebbe 28 aerei da guerra attivi sul territorio siriano e starebbe inviando duemila soldati alla base aerea della città di Latakia, sulla costa, per implementare le operazioni di sorveglianza contro i terroristi.

    Ancora non si hanno conferme relative a un possibile coinvolgimento attivo delle truppe russe sul suolo siriano.

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che oggi incontrerà Vladimir Putin a Mosca, si dice allarmato per la presenza dell’esercito russo in Siria. Nonostante le truppe del Cremlino siano ufficialmente in quei territori per aiutare nella lotta contro l’Isis, è sempre stato palese il sostegno russo al governo di Bashar al Assad contro i ribelli che da quattro anni sono coinvolti in una cruenta guerra civile nel territorio. 

    Secondo Erdoğan, la presenza russa potrebbe complicare e prolungare il conflitto siriano. Il presidente turco ha commentato il fatto che stati come Russia e Iran stiano mandando rinforzi ad Assad dicendo che si tratta di un fenomeno che “prosciuga le coscienze”.

    Non è di secondaria importanza per la Turchia, che le forze russe nel territorio siriano si stiano concentrando sulla costa, proprio vicino allo stato governato da Erdoğan.

    È probabile che i due capi di stato discutano la questione durante l’incontro bilaterale di oggi.

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