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    Siria attacca forze turche a Idlib: 5 morti e 5 feriti

    Bashar al-Assad, presidente siriano (Credits: EPA/ALEXEY DRUZHININ / SPUTNIK / KREMLIN POOL)
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 10 Feb. 2020 alle 13:50 Aggiornato il 10 Feb. 2020 alle 15:27

    Siria attacca forze turche a Idlib, ministero della Difesa turco: “5 morti”

    Il ministero della Difesa turco ha dichiarato che 5 soldati sono stati uccisi e 5 sono rimasti feriti nell’attacco di forze filo-governative siriane nella provincia nordoccidentale di Idlib, aggiungendo che le forze turche hanno risposto al fuoco.

    In una nota, il ministero ha dichiarato che le forze turche sono state colpite alla base aerea di Taftanaz, nella parte orientale della provincia.

    Oggi, lunedì 10 febbraio, le forze armate turche e le milizie siriane a esse alleate hanno lanciato un attacco contro le forze che sostengono il regime di Damasco intorno alla città strategica di Saraqib, presa la scorsa settimana dalle forze filogovernative.

    La scorsa settimana la Turchia ha minacciato di intervenire nella provincia nordoccidentale siriana di Idlib se le forze che sostengono il regime di Damasco, di cui la Russia è il principale alleato, non si ritireranno dai territori inclusa nella zona di de-escalation stabilita in un accordo del 2018 con Mosca.

    Secondo l’ONU, da inizio dicembre l’offensiva siriana ha spinto circa 700.000 persone a lasciare le proprie abitazioni nella provincia di Idlib.

    Il portavoce della presidenza turca Fahrettin Altun ha dichiarato che l’attacco di oggi da parte della Siria contro le forze turche presenti nella provincia siriana di Idlib, ordinato da “un criminale di guerra”, ha preso di mira “l’intera comunità internazionale, non solo la Turchia”.

    “Un attacco atroce è avvenuto oggi a Idlib, dove i nostri militari servono, perseguendo i nostri diritti ai sensi del diritto internazionale, per porre fine alla violenza e mitigare la crisi umanitaria” ha detto Altun via Twitter. “La Turchia si è vendicata contro l’attacco per distruggere tutti gli obiettivi nemici e vendicare le nostre truppe cadute” ha aggiunto.

    Negli scorsi giorni centinaia di veicoli militari turchi hanno attraversato il confine tra i due paesi per rafforzare le difese dei punti d’osservazione che le forze turche controllano a Idlib, in base agli accordi raggiunti nel 2018 con la Russia, mentre le forze filo-governative hanno continuato la loro avanzata prendendo la città strategica di Saraqib che si trova tra le autostrade M4, che collega Aleppo e Latakia, e M5, che collega Hama, Homs e Damasco.

    La Turchia, che ospita quasi 4 milioni di rifugiati, di cui almeno 3,6 milioni siriani, teme una nuova ondata migratoria dalla Siria. Secondo l’ONU, da inizio dicembre l’offensiva siriana ha spinto circa 700.000 persone a lasciare le proprie abitazioni nella provincia di Idlib.

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