Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Senza esercito

    Nel mondo 22 Stati non dispongono di forze armate. Ma sono davvero i più pacifici?

    Di Eleonora Cosmelli
    Pubblicato il 3 Lug. 2014 alle 01:14 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 09:00

    Mentre in Italia portiamo avanti il dibattito sulla spesa militare, 22 Stati nel mondo non hanno un esercito nazionale, ciascuno per diverse ragioni storiche e politiche.

    Tra questi figurano territori demilitarizzati dell’America centrale come Panama, Costa Rica, Haiti, Dominica e Grenada.

    Alcuni Stati non hanno mai avuto un esercito. Si tratta soprattutto di isole: l’Islanda, l’arcipelago africano delle Mauritius, gli stati caraibici di Saint Vincent e Grenadine e di Santa Lucia, così come gli Stati federati di Micronesia, Kiribati, Tuvalu, Samoa, Isole Salomone, Vanuatu, le Isole Marshall, Nauru e Palau, in Oceania.

    A queste ex-colonie (l’Islanda ha ottenuto l’indipendenza dalla Danimarca nel 1944), date le piccole dimensioni del loro territorio, una milizia nazionale apparentemente non serve.

    Nella lista dei Paesi senza esercito non mancano piccoli centri europei come Città del Vaticano, Principato di Monaco, Andorra e Liechtenstein: fazzoletti di terra indipendenti completamente circondati da Stati più grandi, sulla cui forza militare possono contare.

    C’è poi il caso particolare della Groenlandia, prima colonia ora contea della Danimarca che nonostante abbia un’ampia autonomia non è totalmente indipendente.

    Come fanno questi Paesi a garantire la propria sicurezza? Un caso particolare è rappresentato dagli Stati caraibici, demilitarizzati o meno: Dominica, Grenada, Santa Lucia e Saint Vincent sono tutti membri del Regional Security System (Rss), un accordo di cooperazione internazionale per la difesa dell’area fondato nel 1982.

    Tra i partner figurano anche gli Stati Uniti, che hanno un ruolo di primo piano come promotori e collaboratori del patto.

    Restando in America centrale, gli Stati Uniti sono in prima fila anche per la difesa di Panama: il Paese ha rinunciato alle forze armate dopo l’invasione statunitense che ha rovesciato il dittatore Manuel Noriega nel 1990. Qui, gli americani hanno mantenuto fino al 1999 il pieno controllo sul famoso canale e un’enorme base militare, chiamata Coco Solo (dove nel 1936 è nato il senatore John McCain, sconfitto da Barack Obama alle Presidenziali 2008).

    Inoltre, ad Haiti gli Stati Uniti controllano ancora diversi palazzi governativi e, dal 2010, l’aeroporto.

    Mentre la difesa delle isole oceaniche si basa soprattutto sullo stretto legame che le unisce alla madre patria o a Paesi vicini come la Nuova Zelanda (vedi Samoa), tra gli Stati europei un caso interessante è quello che riguarda il Liechtenstein, la cui difesa è affidata alla Svizzera dal 1868, quando i due Paesi firmarono un accordo bilaterale. Allora, le spese militari erano considerate troppo ingenti.

    Un altro caso particolare riguarda l’Islanda, che fa parte della Nato e dal 1951 ha un accordo con gli Stati Uniti per garantire la propria difesa.

     

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version