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    Perché in Giappone alcuni semafori hanno il blu al posto del verde?

    L'arredamento stradale del Giappone ha risentito di una particolare evoluzione della lingua che identificava con un solo vocabolo entrambi i colori

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 16 Nov. 2017 alle 17:51 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:16

    A causa di una particolarità della lingua giapponese, alcuni dei semafori stradali presenti nel paese hanno il colore blu al posto del verde, per indicare a pedoni e automobilisti il segnale per poter procedere.

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    Questa caratteristica rende il Giappone un paese anomalo rispetto alla segnaletica stradale internazionale.

    Le varie lingue si riferiscono ai colori in modo molto diverso tra loro. Ad esempio il russo e il giapponese hanno parole diverse per indicare il blu chiaro e il blu scuro, trattandoli come due colori del tutto differenti.

    Il giapponese antico, invece, identificava il verde e il blu nello stesso spettro di colori, utilizzando per questo un’unica parola: “ao”.

    Oggi, nel giapponese moderno, i due colori sono ben distinti e identificati da due termini diversi: “ao” si riferisce al blu, mentre la parola “midori” significa verde. 

    Nell’antichità in Giappone si utilizzavano le parole per distinguere solo quattro colori: il rosso あか (明色), il nero くろ (暗色), il bianco しろ (顕色) ed il blu あを (漠色).

    Con il termine usato per il blu si indicavano tutti i colori freddi come il grigio, il viola, il verde e perfino il nero.

    Negli anni successivi poi la gamma cromatica indicata da “ao” si restrinse sempre di più fino ad indicare soltanto le sfumature tra il blu e il verde.

    Dopo la Seconda guerra mondiale, i giapponesi iniziarono a distinguere i due colori utilizzando due parole differenti. Ma l’arredamento stradale del paese ha risentito di questa particolare evoluzione della lingua, mantenendo alcuni semafori con la lanterna blu al posto di quella verde. 

    La gamma dei colori in giapponese e i loro nomi

    Secondo alcune fonti, i primi semafori introdotti negli anni Trenta avevano fin da subito la luce verde, definita nei documenti ufficiali con “midori” (verde), ma la gente continuò a chiamarla “ao” (blu). Ecco perché alcuni semafori vennero poi montati con una luce più tendente al blu.

    Secondo altri, i primi semafori delle strade giapponesi avevano la luce blu, ma poiché la visibilità non era buona, si passò al verde. La gente, tuttavia, continuò ad usare il termine “ao”. 

    Dal 1973, il governo giapponese ha decretato che i semafori devono essere verdi, ma con una tonalità molto più tendente al blu. Questo colore può ancora ricadere nel significato del termine “ao”, ma le sfumature di verde presenti lo rendono abbastanza simile a quello universalmente riconoscibile dagli stranieri.  

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