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    Secondo gli Stati Uniti, l’Isis perde territori ed è ormai sulla difensiva in Siria e Iraq

    L’inviato speciale degli Stati Uniti per la coalizione internazionale anti-Isis, Brett McGurk, ha dichiarato che il califfato è ormai in crisi

    Di TPI
    Pubblicato il 16 Mag. 2016 alle 12:11 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:09

    L’inviato speciale degli Stati Uniti per la coalizione internazionale
    anti-Isis, Brett McGurk, ha dichiarato che “gli estremisti dell’Isis stanno
    perdendo il controllo del loro territorio in Siria e in Iraq” e che “il
    perverso califfato è ormai sulla difensiva”.

    Secondo McGurk, l’inversione di tendenza è iniziata dopo
    l’ultima significativa vittoria dell’Isis, ovvero con la conquista della città
    di Ramadi un anno fa, poi di nuovo persa nel dicembre 2015.

    La nuova “strategia sostenibile” adottata dalla coalizione
    internazionale si è rivelata vincente. Questa prevede un approccio che unisce attacchi
    aerei di alta precisione sincronizzati, lavoro di intelligence, cyber-sicurezza
    e contro-propaganda. McGurk ha sottolineato l’impegno di tutte le forze
    alleate, mettendo in risalto il ruolo decisivo delle forze aeree giordane.

    I bombardamenti hanno portato alla conquista di città
    strategiche come Shadadi, nel nordest della Siria, da parte di forze curde e
    arabe. L’Isis mantiene il controllo di Raqqa in Siria e Mosul in Iraq, ma
    l’inviato speciale statunitenseha annunciato una campagna di pressione sulla
    città siriana nei prossimi mesi.

    Inoltre, la coalizione ha ripetutamente
    colpito i depositi finanziari del califfato, costringendolo a dimezzare la paga
    dei combattenti. Crescono quindi le loro defezioni e il malcontento.

    Le gravi perdite riportate hanno costretto l’Isis a cambiare
    strategia e intensificare le operazioni a bassa intensità militare. Solo
    durante la scorsa settimana, gli attacchi rivendicati dal gruppo terrorista
    hanno causato più di cento morti. Domenica 15 maggio, tre uomini del califfato si
    sono fatti esplodere in un impianto di gas, uccidendo 14 persone tra operai e
    forze di sicurezza.

    La situazione rimane preoccupante in Libia, dove l’Isis è
    avvantaggiato dalle divisioni interne che impediscono al governo di accordo nazionale
    di stabilizzarsi alla guida del paese.

    Oggi lunedì 16 maggio i ministri degli esteri
    di Stati Uniti, paesi europei e paesi mediorientali si incontreranno a Vienna per
    offrire supporto al governo libico e adottare una strategia di contenimento
    simile a quella già intrapresa in Siria e Iraq.

    LEGGI ANCHE: L’ISIS ATTACCA UN IMPIANTO DI GAS IN IRAQ. Durante lo scontro a fuoco con le forze di sicurezza sono esplose tre taniche di gas, si contano almeno 14 morti tra operai e soldati

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