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    San Francisco ha deciso di vietare la vendita di pellicce

    A San Francisco sarà vietato vendere pellicce dal primo gennaio 2019. Credit: Afp

    Il provvedimento entrerà in vigore dal primo gennaio 2019 e colpirà tutti i capi d'abbigliamento e gli accessori che contengono pelle di animali

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 22 Mar. 2018 alle 18:05 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:19

    La città di San Francisco, in California, ha deciso di vietare la vendita di pellicce. Il provvedimento è stato votato dal consiglio comunale il 20 marzo 2018 ed entrerà in vigore dal primo gennaio 2019.

    Il sindaco, Mark Farrell, ha dichiarato che intende firmare la legislazione.

    Il divieto si applica anche agli altri capi di abbigliamento e accessori che contengono pelle di animali. I rivenditori avranno un anno di tempo per smaltire la merce in loro possesso.

    San Francisco diventa così la terza città della California a vietare la vendita di pellicce, dopo Berkeley e West Hollywood.

    I sostenitori dei diritti degli animali hanno salutato la decisione come un passo positivo contro la crudeltà nei confronti deli animali. La Humane Society ha definito il divieto di vendita di pellicce una “vittoria storica” ​​per gli animali uccisi per la pelliccia.

    Secondo Wayne Hsiung, co-fondatore della rete per i diritti degli animali Direct Action Everywhere, “questo storico atto introdurrà una nuova ondata di legislazione sui diritti degli animali in tutto il mondo“.

    La città di San Francisco ha già dimostrato una forte coscienza sociale. Il consiglio comunale ha vietato la vendita di sigarette al mentolo e altri tipi di tabacco aromatizzato e vietato le esibizioni di animali esotici.

    Nel 2016, San Francisco ha approvato quella che era un’antica legge sul congedo parentale retribuito, che impone ai datori di lavoro privati ​​di offrire sei settimane di ferie completamente retribuite.

    La decisione di vietare la vendita delle pellicce incontra però l’opposizione di alcuni commercianti.

    Skip Pas, amministratore delegato della West Coast Leather, azienda specializzata nella vendita di articoli in pelle, ha dichiarato che il provvedimento avrebbe dovuto essere sottoposto a “un voto pubblico a livello cittadino” e che non avrebbe dovuto “essere deciso dal consiglio comunale”.

    Benjamin Lin, proprietario di uno showroom di pelli, ha dichiarato all’Associated Press che potrebbe trasferire il proprio esercizio da qualche parte fuori città.

    I negozi dell’usato e delle organizzazioni non profit sono esentati dal divieto.

    Circa 50 rivenditori di abbigliamento e accessori in centro saranno interessati dalla legislazione, ha affermato Jim Lazarus, vice presidente senior della politica pubblica presso la Camera di commercio di San Francisco.

    La Camera stima il giro d’affari legato alla vendita di pellicce a San Francisco in circa 40 milioni di dollari l’anno. L’Ufficio di analisi economica della città ha stimato le vendite di pellicce a 11 milioni di dollari nel 2012, in base ai dati del censimento.

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