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    Sacrilegio in Australia

    Arriva la prima condanna della storia per la profanazione di un sito aborigeno in Australia

    Di Elena Prodi
    Pubblicato il 2 Ago. 2013 alle 13:20 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:42

    La società mineraria OM Manganese è colpevole di aver causato il crollo di una parte del sito sacro “Two women sitting down”, nello stato del Northern territory, e dovrà pagare un’ammenda di 100 mila euro.

    La compagnia aveva ricevuto l’autorizzazione a scavare una miniera nel sito, facendo però attenzione a non danneggiare l’area culturale. L’utilizzo di esplosivi ha invece causato l’insorgere di preoccupanti crepe, più volte segnalate in corso d’opera.

    Peter Toth, presidente dell’OM Holdings, di cui l’OM Manganese fa parte, si scusa: “La compagnia non intendeva arrecare alcun danno al sito aborigeno. Siamo sinceramente dispiaciuti per l’accaduto e mi scuso senza riserve con i proprietari dell’area per le lesioni causate”.

    Il sito è di particolare importanza per gli abitanti appartenenti alla minoranza aborigena kunapa, che vive a nord del territorio australiano nei pressi di Tennant Creek, una piccola città a 500 chilometri dalla più famosa Alice Springs.

    “Rimarrà per sempre il nostro sito spirituale ma è stato irreparabilmente rovinato e non sappiamo cosa fare” commenta Gina Smith, rappresentante della comunità kunapa.

    La tradizione aborigena vuole che il sito sorga nel luogo dove ci fu un combattimento tra due topi marsupiali per mangiare i piccoli frutti di un arbusto. Il sangue versato dai due animaletti ha dato il colore rosso scuro alla roccia sacra.

    Il presidente della compagnia mineraria ha successivamente contestato la condanna per dissacrazione sulla base del fatto che il danno è stato inintenzionale, ma ha comunque accettato la decisione del magistrato Sue Oliver. Il giudice ha emanato la sentenza tenendo conto soprattutto dei danni morali subiti dalla minoranza kunapa, che lamentano l’irreparabile rottura del loro legame il luogo sacro.

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