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    “Russia stato sponsor del terrorismo”: via libera del Parlamento Ue alla risoluzione

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 24 Nov. 2022 alle 17:18 Aggiornato il 24 Nov. 2022 alle 17:28

    Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che riconosce la Russia come “Stato sponsor del terrorismo” con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni. Il testo sottolinea che gli attacchi e le atrocità intenzionali delle forze russe, la distruzione delle infrastrutture civili, e le altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono atti di terrore e crimini di guerra.

    All’interno della risoluzione il Parlamento invita l’Ue a creare un quadro giuridico adeguato per riconoscere gli Stati indicati come sponsor del terrorismo, istituendo quindi misure nei confronti di Mosca che comportino serie restrizioni nelle relazioni dell’Ue con la Russia. Gli europarlamentari suggeriscono poi al Consiglio di aggiungere anche l’organizzazione paramilitare “gruppo Wagner” ed il 141esimo Reggimento speciale motorizzato noto anche come “Kadyroviti” nell’elenco dei “soggetti terroristici dell’Ue”.

    “Data l’escalation di atti di terrore del Cremlino contro il popolo ucraino, i Paesi Ue sono esortati a ultimare rapidamente il lavoro del Consiglio sul nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. Inoltre, i Paesi Ue dovrebbero prevenire, indagare e perseguire qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni in vigore e, insieme alla Commissione, prendere in considerazione eventuali misure contro i Paesi che cercano di aiutare la Russia ad eludere le misure”, recita il testo della risoluzione.

    Dal voto si è astenuta l’intera delegazione del M5S, che in una nota aveva dichiarato: “In Ucraina è il momento di alzare i toni della pace”. “La risoluzione che verrà messa ai voti oggi porta invece all’opposta direzione. La nostra solidarietà al popolo ucraino è totale e consideriamo la Russia come l’unica responsabile della guerra in corso sul suolo ucraino. Il suo esercito si è inoltre macchiato di crimini atroci, tuttavia dopo più di nove mesi di aperte ostilità che non hanno risparmiato le popolazioni civili bisogna mettere a tacere le armi e far prevalere le diplomazie”, continuava la dichiarazione dei pentastellati.

    Tra gli europarlamentari italiani l’indipendente Francesca Donato e i tre dem del gruppo S&D Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio hanno votato contro. Compatta invece la posizione delle tre forze di maggioranza al governo: gli eurodeputati di Fdi, Lega e Forza Italia hanno tutti votato a favore della risoluzione.

     

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