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    Russia, arriva arresto di un altro generale. L’esercito continua a registrare gravi perdite

    Di Almerico Bartoli
    Pubblicato il 18 Mar. 2022 alle 12:00 Aggiornato il 21 Mar. 2022 alle 13:08

    L’invasione della Russia in Ucraina – che avrebbe dovuto concludersi in meno di una settimana – è entrata nella sua terza settimana e Putin, secondo fonti del Pentagono sempre più “arrabbiato e frustrato”, sta cercando disperatamente qualcuno su cui scaricare la colpa.

    Una fonte citata da Christo Grozev, direttore del sito di giornalismo investigativo Belling Cat, ha fatto sapere che il generale Roman Gavrilov, vice comandante della Guardia nazionale (Rosvagardia) che ha guidato la prima fase dell’invasione, è stato “arresatato dall’Fsb” – l’intelligence di Mosca – con l’accusa di “sprecato carburante” e di aver causato soprattutto una “fuga di informazioni militari che ha portato alla perdita di vite umane”. Secondo quanto riporta il Fatto citando l’agenzia di informazione russa Ura.ru, Gavrilov sarebbe stato invece licenziato.

    La notizia ad ogni modo conferma i segnali d’allarme all’interno del “cerchio magico” di Putin e arriva a una settimana dall’arresto di un altro  generale di punta, Sergei Besada, e del suo vice, Anatoly Bolukh, appartenenti a dipartimento dell’Fsb per l’intelligence estera incaricato di raccogliere informazioni per preparare l’invasione.

    Si vocifera anche delle dimissioni della Governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, la quale dopo aver avuto un’accesa discussione privata con Putin sulla devastazione economica provocata dalle sanzioni occidentali, avrebbe accusato il presidente Vladimir Vladimirovich di aver gettato l’economia russa in una “fogna”, aggiungendo di essere un’esperta “in tutt’altro settore”. Se confermate, le dimissioni di Nabiullina, rispettata sia a Mosca che a Occidente come una tecnocrate di alto profilo e come una delle migliori Governatrici al mondo, che ha portato la Russia ad avere una stabilità relativa pure in tempi di crisi – potrebbero di per sé aggravare le condizioni economiche del Paese, segnalando un passaggio importante nella crisi sempre più profonda in atto nei palazzi del potere moscoviti.

    Intanto le truppe della Federazione russa faticano ad avanzare in Ucraina e si continuano a registrare pesanti perdite mentre Putin si lamenta di “informazioni inaffidabili, incomplete e parzialmente false sulla situazione nel Paese,” come scrive il Times. Secondo il quotidiano russo Pravda, l’unità d’élite Rosvagardia, ha già subito ingenti perdite tra le sue forze speciali, mentre le stime sul numero totale di vittime tra i soldati russi variano ampiamente.

    Secondo fonti del Cremlino sono 498 mentre per gli ufficiali USA il numero dei soldati uccisi in azione si aggira intorno ai 7mila – più del numero di truppe americane che hanno perso la vita in vent’anni di combattimenti tra Iraq e Afghanistan messi insieme. Stando invece agli ufficiali ucraini, dall’inizio dell’invasione la Russia avrebbe perso non meno di 13.500 uomini.

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