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    Il Ruanda, uno dei paesi più poveri del mondo, accoglierà centinaia di rifugiati dalla Libia

    Rifugiati in un centro di detenzione in Libia Credit: AFP

    Governo del Ruanda, UNHCR, Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati e l’Unione Africana firmano un accordo per il transito di migranti

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 12 Set. 2019 alle 12:41 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 18:32

    Il Ruanda accoglie rifugiati e richiedenti asilo dalla Libia

    Il Ruanda accoglierà centinaia di rifugiati dalla Libia. È questa la novità contenuta nell’accordo firmato da governo ruandese, UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e l’Unione Africana, che prevede il trasferimento di rifugiati africani al momento imprigionati nei centri di detenzione in Libia.

    Il Ruanda, uno dei paesi più poveri al mondo, fornirà protezione ai rifugiati e si occuperà dei trasferimenti che saranno condotti su base volontaria. Secondo fonti della comunità internazionale, verrà data precedenza a un primo gruppo di 500 persone, provenienti prevalentemente dal Corno d’Africa, tra cui vi sono anche bambini e adolescenti a rischio.

    Dopo l’arrivo dei rifugiati e richiedenti asilo evacuati, l’UNHCR continuerà a cercare soluzioni alla loro situazione. Mentre alcuni potrebbero beneficiare del reinsediamento in paesi terzi, altri riceveranno assistenza per tornare nel paese dove hanno precedentemente ricevuto asilo, oppure per fare ritorno nel proprio paese qualora le condizioni di sicurezza lo permettano. Alcuni potrebbero rimanere in Ruanda, previa autorizzazione da parte delle autorità competenti.

    I voli di evacuazione dovrebbero cominciare già nelle prossime settimane, e verranno organizzati in collaborazione con le autorità ruandesi e libiche. L’Unione Africana fornirà assistenza alle evacuazioni, un supporto politico strategico comprensivo di formazione e coordinamento, e un aiuto per mobilizzare le risorse.

    L’UNHCR fornirà i servizi di protezione e l’assistenza umanitaria necessaria, compresi cibo, acqua, alloggi, istruzione e cure mediche. L’UNHCR fa appello alla comunità internazionale affinché vengano messe a disposizione le risorse necessarie all’implementazione dell’accordo.

    Dal 2017, l’UNHCR ha evacuato oltre 4.400 rifugiati e richiedenti asilo dalla Libia in altri Paesi, tra cui 2.900 persone attraverso il Meccanismo per il transito di Emergenza in Niger e altre 425 in Paesi europei attraverso il “Centro di transito di Emergenza” in Romania.

    Tuttavia, si stima che circa 4.700 persone siano attualmente trattenute in condizioni terribili nei centri di detenzione in Libia: persone che hanno urgente bisogno di essere trasferite al sicuro e di ricevere protezione, assistenza salvavita e soluzioni durevoli alla loro situazione.

    > Chi controlla davvero i centri di detenzione in Libia, dove i migranti vengono torturati e stuprati
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