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    Guarisce completamente dal cancro dopo un esperimento clinico: per i medici aveva solo un anno di vita

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 30 Dic. 2022 alle 16:50 Aggiornato il 30 Dic. 2022 alle 16:51

    All’ospedale Christie di Manchester un 51enne di nome Robert Glynn è stato curato da un tumore al dotto biliare per il quale i medici credevano sarebbe morto nel giro di un anno.

    La diagnosi arrivò nel 2020, dopo mesi di forte dolore a una spalla ed alcune analisi emerse in seguito a una infezione alla cistifellea. “Avevo il cancro da due anni e non ne avevo idea”, ha detto Glynn in un’intervista alla Bbc.

    Gli fu proposto di curarsi con un nuovo farmaco per l’immunoterapia, un esperimento clinico che avrebbe affiancato la terapia innovativa alla chemioterapia.

    Ad aprile 2022 la massa tumorale che era arrivata a interessare la sua ghiandola surrenale si era ridotta da 7 a 4 centimetri, mentre quella nel fegato era passata da 12 a 2,6 centimetri.

    Questo gli ha permesso di sottoporsi a operazione chirurgica. In sala operatoria i medici hanno trovato cellule morte dove gli esami avevano individuato le masse tumorali.

    Il dottor Juan Valle, che sovrintendeva l’esperimento, si è detto estremamente soddisfatto: “Potrebbe portare a un cambiamento nella maniera in cui vengono curati i pazienti come lui in futuro. C’era grande attesa per i risultati”.

    “Appena ho avuto la possibilità di prendere parte all’esperimento, mi ci sono fiondato. Si fa tutto quello che si può per allungarsi un po’ la vita”, ha detto Glynn.

    Il paziente si è sottoposto a diversi scan trimestrali dai quali non è emerso alcun ritorno del tumore: “Sapere che sono guarito del tutto è stata un’emozione che mi ha sopraffatto. Senza quell’esperimento oggi non sarei qui”.

    Oggi si gode di più la vita ed ha eliminato dalla sua alimentazione i cibi già pronti: “Mi sono reso conto che non puoi affidarti solo ai dottori per aiutarti, ti devi aiutare anche tu. La diagnosi ha rivoluzionato la mia vita. Con la mia compagna, Simone, adesso facciamo tante escursioni in mezzo alla natura. Perché quando ti succedono queste cose ti rendi conto di quanto sia bello vivere la vita”.

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