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    Riportato in vita un virus intrappolato nel permafrost siberiano per 48.500 anni

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 28 Nov. 2022 alle 11:37

    Un virus rimasto intrappolato nel permafrost quando la Terra era ancora calpestata dai Neanderthal è tornato in vita dopo essere stato scongelato in un laboratorio: ha 48.500 anni ed è il più antico mai resuscitato finora. Un gruppo di scienziati dell’Università di Aix-Marseille, in Francia, l’ha isolato insieme ad altri 12 nuovi virus di diverse tipologie, prelevati da 7 campioni di suolo perennemente ghiacciato della Siberia.

    L’agente infettivo di 48.500 anni è stato recuperato in uno strato di permafrost situato 16 metri sotto il fondale di un lago della Jacuzia, nella parte orientale della Siberia. Si tratta di un virus gigante del genere Pandoravirus, entità giganti con un genoma incredibilmente esteso e in minima parte conosciuto, mille volte più grandi di un virus dell’influenza (sfiorano il millesimo di millimetro).

    I virus più “giovani” sono stati congelati per 27 mila anni, il più “anziano” per 48.500 anni, il che lo rende il virus più antico mai riportato in vita finora. “48.500 anni sono un record mondiale per un virus” dice Jean-Michel Claverie dell’Università di Aix-Marseille in Francia, che con il sui team in passato aveva già riportato in vita altri due virus di 30 mila anni fa provenienti da resti di mammut congelati nel permafrost. Il virus di 48.500 anni proviene dal permafrost a 16 metri sotto il fondo di un lago a Yukechi Alas, in Yakutia, in Russia. È un tipo di pandoravirus – un virus gigante che infetta organismi unicellulari noti come amebe, come è stato sperimentato in laboratorio (ma questo tipo di virus non può infettare piante o animali). “Se gli antichi virus giganti rimangono infettivi dopo essere stati congelati per così tanto tempo, anche altri tipi di virus di mammiferi lo faranno”, sostiene Claverie.

    La fusione del permafrost provocata dal riscaldamento globale, che nell’Artico avanza con l’acceleratore, può riportare alla luce antichi virus anche da sola, insieme a enormi quantità di metano e CO2 e senza bisogno dell’intervento materiale dell’uomo.

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