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    Ricordando Jimi Hendrix

    Sebbene la sua carriera da professionista sia durata solo 4 anni, Hendrix è considerato uno dei più grandi chitarristi della storia. Ecco la sua storia:

    Di Ludovico Tallarita
    Pubblicato il 27 Nov. 2014 alle 16:07 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:29

    Il musicista James Marshall “Jimi” Hendrix nacque il 27 novembre del 1942 a Seattle, nello stato americano di Washington.

    Sebbene la sua carriera da professionista sia durata 4 anni, e abbia dato alla luce soltanto 3 dischi – senza contare live e bootleg di vario tipo – Hendrix viene tutt’ora considerato una delle personalità più influenti della storia della musica contemporanea.

    Afroamericano, ma con sangue irlandese e cherokee, Hendrix fu un’icona del rock psichedelico durante la seconda metà degli anni Sessanta. Mancino, da giovane aveva imparato a suonare usando una chitarra per destrimani. La sua abilità con lo strumento, che gli permetteva di lanciarsi in strepitosi assoli suonati con i denti, fece di lui un mito assoluto.

    In pochi anni riuscì a conquistare le platee di tutto il mondo, rendendosi protagonista di episodi che vengono ancora oggi ricordati dagli appassionati di musica. Come quando, al termine della sua esibizione con lo storico trio della Jimi Hendrix Experience al Monterey Pop Festival del 1967 – accompagnato da Noel Redding al basso e Mitch Mitchell alla batteria – decise di dare fuoco alla sua Stratocaster nera.

    Jimi Hendrix morì a 27 anni il 18 settembre 1970 a Londra, soffocato da un conato di vomito durante il sonno, causato da un cocktail di alcool e tranquillanti.

    Qui sotto il video di Jimi Hendrix al Monterey Pop Festival del 1967:

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