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    Renzi: l’Ue potrebbe dare la cittadinanza agli studenti britannici

    Sarebbe al vaglio un piano per fornire il passaporto europeo agli studenti britannici che frequentano le università nei paesi membri, ma l'attuabilità è incerta

    Di TPI
    Pubblicato il 28 Giu. 2016 alle 17:08 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:47

    Gli studenti britannici che frequentano le università dei paesi membri dell’Unione Europea potrebbero ottenere la cittadinanza Ue grazie a un piano di cui hanno discusso i leader europei dopo il voto del Regno Unito per uscire dall’Unione. A renderlo noto è stato il primo ministro italiano Matteo Renzi.

    “Se uno studente britannico decide di passare due, tre o quattro anni in un’università europea, stiamo studiando se è possibile dargli un passaporto europeo”, ha dichiarato Renzi ai giornalisti dopo una riunione dei leader europei socialisti a Bruxelles.

    Renzi ha riferito che il piano è stato discusso anche lunedì a Berlino durante un incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande.

    L’iniziativa sarebbe accolta favorevolmente dagli studenti europei che studiano nell’Europa continentale e che non conoscono ancora i loro futuri diritti nei paesi Ue come cittadini extracomunitari.

    Un sondaggio fatto dopo il voto sulla Brexit del 23 giugno ha rilevato che il 73 per cento degli aventi diritto sotto i 25 anni erano favorevoli alla permanenza del Regno Unito nell’Unione. 

    Renzi ha precisato che non è stata presa alcuna decisione definitiva sull’attuabilità del piano. “Per ora non c’è nulla di certo”, ha detto recandosi al summit europeo durante il quale i leader dei paesi membri discuteranno, tra oggi e domani, delle implicazioni della Brexit.

    Tuttavia, ostacoli di tipo legale potrebbero rendere impraticabile il piano. Garantire la cittadinanza europea agli studenti britannici potrebbe costringere i paesi Ue a fare altrettanto con altri paesi non comunitari per evitare discriminazioni.

    Renzi ha dichiarato che il piano è stato messo sul tavolo per evitare che la nuova generazione di cittadini britannici sia svantaggiata. “Siamo molto tristi per la nuova generazione, in particolare per quella che vive e studia nel Regno Unito, ma la democrazia è questo”.

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