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    Regno Unito, oltre 7.500 contagi in 24 ore: mai così tanti da febbraio

    St. James's Park di Londra. EPA/ANDY RAIN

    Nel Paese arriva il picco giornaliero degli ultimi 4 mesi, su cui pesa la variante Delta. Clementi: "Avere un'immunità più bassa, conferita da una sola dose, non è sufficiente"

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 10 Giu. 2021 alle 10:58 Aggiornato il 10 Giu. 2021 alle 11:04

    I casi Covid nel Regno Unito hanno registrato un’impennata nella giornata di ieri, quando sono stati registrati 7.540 nuovi contagi: il massimo dal 26 febbraio scorso. Sul nuovo aumento dei contagi sembra pesare la diffusione della variante Delta (finora nota come “indiana”) che si sta espandendo molto rapidamente nel Paese.

    Nell’ultima settimana il rimbalzo dei casi di positività al Covid nel Paese ha toccato il 90 per cento in più. Restano limitati invece i casi gravi: sono solo 6 i decessi registrati tra l’8 e il 9 giugno, mentre il numero di ricoverati è di poco più di mille in tutti i reparti nazionali, ed è in aumento contenuto.

    Il governo Johnson, preoccupato dalla possibilità di essere costretto a rinviare di un paio di settimane la prossima tappa di uscita dal lockdown fissata per il 21 giugno, ha immediatamente allargato la platea dei richiami. Nel Regno Unito sono 28,5 milioni le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, mentre 40,7 milioni di persone hanno avuto almeno una dose. L’Office for National Statistics ritiene che circa otto persone su 10 nel Paese abbiano anticorpi contro il coronavirus, perché guarite dal virus o perché vaccinate.

    Il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano Massimo Clementi all’Adnkronos Salute ha dichiarato: “La morale di quel che sta accadendo in Gran Bretagna è che una dose di vaccino non basta: ce ne vogliono due, il ciclo completo, per avere il massimo di protezione. La maggioranza dei soggetti infettati sono persone che hanno ricevuto solo la prima dose. C’è qualche contagiato anche con 2 dosi, ma pochi” e “l’Inghilterra aveva fatto una bandiera della scelta di vaccinare tanto con una dose”.

    Con una variante di Sars-CoV-2 più problematica dal punto di vista della maggiore trasmissibilità, “come quella Delta” arrivata dall’India, “avere un’immunità più bassa, conferita da una sola dose, non è sufficiente”, spiega Clementi. “E in Gran Bretagna hanno ancora un buon numero di persone vaccinate con una dose, anche se stanno continuando la campagna d’immunizzazione anche loro in maniera estensiva e massiccia”.

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