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    Perché molti studenti nel Regno Unito lavorano nell’industria del sesso

    Una ricerca della National Union of Students ha indagato su quali sono le ragioni che portano numerosi studenti a lavorare nel mondo del sesso

    Di TPI
    Pubblicato il 30 Giu. 2016 alle 18:01 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:12

    Secondo uno studio realizzato dalla National Union of Students (NUS), circa il 5 per cento degli studenti del Regno Unito ha lavorato nell’industria del sesso per aumentare i propri guadagni in modo da poter affrontare le proprie spese.

    Da ciò che è emerso dal sondaggio, infatti, il 67 per cento degli intervistati ha scelto di lavorare in questo campo proprio per affrontare le spese della vita di tutti i giorni, mentre il 53 per cento lo fa per potersi permettere l’affitto e il 51 per cento per libri o vestiti. Il 35 per cento, invece, lo fa per potersi mantenere agli studi e il 26 per cento per alleggerire il proprio debito universitario, evitando debiti in futuro.

    Attualmente, in Inghilterra e Galles la prostituzione non è illegale, ma esistono diverse leggi che puniscono alcuni atteggiamenti legati a essa. Nel sondaggio è stato chiesto agli studenti che hanno lavorato nel mondo del sesso anche cosa pensino dell’attuale legislazione a riguardo.

    Secondo il 75 per cento di loro sostengono che la prostituzione andrebbe decriminalizzata, mentre il 27 per cento dice che dovrebbe essere pienamente legalizzata. Il 18 per cento, invece, dice che i clienti dovrebbero essere perseguiti penalmente.

    L’attuale situazione legale del Regno Unito, però, in cui il mondo della prostituzione non si trova pienamente alla luce del sole, porta chi ne è coinvolto a non volersi recare dalla polizia per denunciare eventuali reati subiti. Il 48 per cento degli studenti intervistati, infatti, si è detto riluttante a recarsi dalle forze dell’ordine per eventuali denunce a riguardo.

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