Le famiglie del Regno Unito devono prepararsi a mandare i propri figli a combattere, in caso di attacco dalla Russia. Lo ha detto il capo delle forze armate britanniche, Sir Richard Knighton.
“Figli e figlie. Colleghi. Veterani…Avranno tutti un ruolo da svolgere. Per costruire. Per servire. E, se necessario, per combattere. E sempre più famiglie capiranno cosa significa il sacrificio per la nostra nazione. Ecco perché è così importante spiegare la minaccia in continua evoluzione e la necessità di anticiparla”, ha affermato il capo di stato maggiore in un discorso tenuto lunedì 15 dicembre al Royal United Services Institute (Rusi).
Secondo Sir Richard – che guida le forze armate di Sua Maestà dallo scorso settembre – leadership russa ha chiarito la sua volontà di “sfidare, limitare, dividere e infine distruggere la Nato”. “La situazione è più pericolosa di quanto abbia mai saputo nel corso della mia carriera e la risposta richiede qualcosa di più del semplice rafforzamento delle nostre forze armate”, ha osservato il militare 56enne, che ha alle spalle una lunga esperienza nella Royal Air Force (Raf).
“Le nostre forze armate devono essere sempre pronte a combattere e vincere: ecco perché la prontezza è una priorità assoluta”, ha aggiunto. “Ma la deterrenza riguarda anche la nostra resilienza a queste minacce, riguarda il modo in cui sfruttiamo tutto il nostro potere nazionale, dalle università all’industria, dalla rete ferroviaria al Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta di far sì che la nostra difesa e la nostra resilienza diventino una priorità nazionale per tutti noi. Una mentalità all-in”.
Knighton ha quindi invitato “le persone che non sono soldati , marinai o aviatori a investire comunque le loro competenze e il loro denaro nell’innovazione e nella risoluzione dei problemi per il bene della nazione”.
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“Una nuova era per la difesa non significa solo che il nostro esercito e il nostro governo si facciano avanti, come stiamo facendo noi, ma significa che l’intera nazione si faccia avanti”, ha sintetizzato, mentre il governo britannico – così come tutti gli esecutivi europei, ad eccezione della Spagna – si è impegnato ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del Pil entro il 2035.
Le parole del capo di stato maggiore di Londra arrivano pochi giorni dopo quelle del segretario generale della Nato, l’olandese Mark Rutte, che la scorsa settimana ha avvertito che l’Europa sarà “il prossimo obiettivo della Russia” e ha affermato che i Paesi del vecchio continente dovrebbero prepararsi a una “guerra di portata pari a quella che hanno dovuto sopportare i nostri nonni o bisnonni”.
Il monito di Knighton è in linea con quello lanciato il mese scorso dal suo omologo francese, il capo di Stato maggiore Fabien Mandon, che davanti al congresso dei sindaci aveva invitato i francesi a prepararsi a sacrifici in caso di conflitto, parlando di “accettare di perdere i propri figli”.
Oggi, mercoledì 17 dicembre, anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, che l’Ue deve prepararsi a “combattere una moderna guerra ibrida” in un “mondo di guerre e predatori”.
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