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    I decessi per malaria si sono dimezzati in 15 anni

    Secondo un rapporto congiunto di Oms e Unicef, 13 Paesi sono riusciti a debellare del tutto la malattia

    Di TPI
    Pubblicato il 17 Set. 2015 alle 13:29 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:57

    Nell’Africa subsahariana, questa notte, 7 bambini su 10 hanno dormito sotto una zanzariera. Dall’inizio del nuovo millennio a oggi, infatti, ne sono state distribuite un miliardo per combattere alla radice il problema della diffusione della malaria.

    La lotta sistematica lanciata nei confronti della malattia, che uccide ancora oltre 400mila persone ogni anno, ha permesso di dimezzarne i decessi. 

    Secondo un rapporto congiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), in 10 anni le morti causate dalla malaria si sarebbero ridotte del 60 per cento. I risultati più veloci si sono presentati nella zona del Caucaso e nell’est dell’Asia.

    Fino a 15 anni fa, questa malattia era considerata dai leader mondiali il più grande impedimento allo sviluppo globale. Nel 2000, quasi 840mila persone sono morte dopo aver contratto la malaria e nel 90 per cento dei casi si trattava di africani subsahariani.

    Oggi, 13 Paesi che fino allo scorso decennio erano colpiti dalla malattia, sono riusciti a debellarla del tutto, e altri 6 hanno registrato meno di 10 casi ciascuno. 

    I dati presentati da Unicef e Oms sono da intendersi come una vera vittoria globale contro la malaria, visto che dal 2000 al 2015 le persone a rischio contagio sono aumentate del 31 per cento, mentre quelle effettivamente contagiate sono diminuite del 37. 

    I motivi per cui le possibilità di contrarre la malattia sono in costante crescita derivano sia dai cambiamenti climatici che dall’aumento della popolazione mondiale.

    I soggetti maggiormente a rischio continuano a essere i bambini sotto ai cinque anni di età e le donne incinte. In Africa, nel 2000, 8 bambini su 10 non riuscivano ad arrivare al compimento del sesto anno di età a causa della puntura della zanzara veicolo della malattia. Oggi la cifra è calata drasticamente, fino ad arrivare a 2 bambini ogni 10.

    La principale misura preventiva attuata per debellare la malattia è stata la distribuzione di zanzariere trattate con antiparassitari, da montare sopra ogni letto per limitare le aggressioni notturne dei parassiti.

    Inoltre, la diffusione del test che indica se il malato è affetto da febbre malarica o da un comune virus è stato fondamentale per evitare lo spreco dei medicinali specifici per la malaria e ha garantito cure più rapide per ogni paziente.

    I motivi per cui la lotta a questa malattia sta risultando vincente sono da riscontrarsi anche nel crescente sviluppo economico e l’urbanizzazione dei Paesi in cui è diffusa.

    L’Assemblea Mondiale della Salute – l’organo legislativo dell’Oms – quest’anno ha pianificato uno schema d’azione per la lotta alla malaria, che mira a ridurre del 90 per cento i casi e le morti entro il 2030. Il programma costerà complessivamente circa 8 miliardi e 700 milioni di dollari.

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