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    Il ragazzo indonesiano sopravvissuto dopo 49 giorni in mare

    Aldi a bordo del rompong. Credit: Indonesian consulate general Osaka

    A salvarlo una nave di Panama, la prima a fermarsi dopo averne incrociate una decina

    Di Massimo Ferraro
    Pubblicato il 25 Set. 2018 alle 16:36 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:03

    Aldi Novel Adilang, un ragazzo indonesiano di 19 anni, è sopravvissuto dopo 49 giorni alla deriva nell’Oceano Pacifico.

    Il giovane pescatore è stato salvato da una nave panamense, la prima a fermarsi dopo averne intercettate almeno una decina senza riuscire ad attirarne l’attenzione.

    Aldi è riuscito a sopravvivere  oltre un mese e mezzo filtrando l’acqua del mare per renderla potabile e bruciando alcune assi della sua imbarcazione.

    Aldi Novel Adilang è un pescatore che da quando ha 16 anni lavora a bordo dei rompong, piccole imbarcazioni in legno che funzionano come trappola per pesci, attirati dalla luce della lampada che Aldi deve tenere accesa nelle ore notturne.

    Un lavoro stagionale, che costringe Aldi a rimanere 6 mesi in quasi completa solitudine in mezzo al mare. Una volta a settimana qualcuno della compagnia per cui lavora passa a portargli i rifornimenti di cibo, acqua, gas e carburante.

    Quest’estate Aldi lavorava 125 chilometri al largo di Manado, sull’isola di Sulawesi. Il 14 luglio 2018, i venti forti e la potenza della corrente hanno strappato l’ancora del suo rompong e lo hanno portato alla deriva.

    È sopravvissuto per oltre un mese e mezzo cibandosi del pesce che riusciva a pescare, cuocendolo su piccoli fuochi improvvisati. Finito il gas, Aldi ha iniziato a utilizzare le assi del rompong. Per bere, filtrava l’acqua del mare attraverso i suoi vestiti.

    In questo periodo il ragazzo indonesiano ha avvistato diverse navi, almeno una decina. Ha provato a farsi notare, agitando un panno in aria, ma nessuna si è fermata.

    Il 31 agosto 2018 è successo di nuovo. In quella zona di mare è transitata una nave, la Arpeggio con bandiera di Panama, e ha provato senza successo ad attirare l’attenzione. Poi è riuscito a inviate dei segnali radio, intercettati dall’imbarcazione.

    L’Arpeggio ha invertito la rotta, ha raggiunto il ragazzo e lo ha portato a bordo. La nave ha poi attraccato a Tukuyama, in Giappone, dove era diretta.

    Dopo un giorno di quarantena, l’8 settembre è finalmente tornato a casa, a Wori, nell’isola di Sulawesi.

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