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    Il ragazzo affetto da disabilità mentali che si laurea e viene ammesso ad Harvard

    Ding Ding era nato con problemi cerebrali derivati da complicazioni durante il parto. La madre non l'ha abbandonato e ha contribuito a sviluppare le sue facoltà mentali

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Mag. 2017 alle 09:05 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:59

    Quando nel 1988 Zou Hongyan ha stretto fra le sue braccia Ding Ding, il suo unico figlio appena partorito, i medici l’avevano informata delle terribili condizioni di salute del suo bambino, nato con un gravissimo deficit cerebrale.

    I dottori della provincia di Hubei, dove la donna viveva con il marito, avevano incoraggiato Zou ad abbandonare il bambino, che secondo loro non avrebbe avuto una vita dignitosa. Anche il marito condivideva questo pensiero espresso dai medici. Secondo loro, Ding Ding avrebbe condotto un’esistenza miserabile e inutile. 

    Tuttavia, la donna ha respinto con forza le pressioni di chi la invitava a lasciare il proprio figlio, decidendo così di tenerlo con sé. L’unica persona che Zou ha deciso di lasciare è stato il marito. Da quel giorno ha fatto una promessa a se stessa: prendersi cura in tutto e per tutto di Ding Ding. 

    Una vera missione di vita che a distanza di anni ha portato i suoi frutti. Grazie alla costanza e alla determinazione di questa donna che ha svolto tre lavori contemporaneamente pur di mantenere suo figlio; che ha investito i soldi guadagnati in corsi di riabilitazione, apprendendo lei stessa le tecniche per stimolare le facoltà intellettive del ragazzo; che ha trascorso anni a giocare con lui, a completare puzzle necessari affinché il ragazzo allenasse la sua mente, contribuendo a sviluppare la sua intelligenza. 

    Ding Ding ha imparato a leggere e scrivere, ha sviluppato le sue capacità mentali e ha migliorato anche le sue condizioni fisiche. “Non volevo che si sentisse escluso, o che provasse vergogna per i suoi problemi fisici”, ha raccontato la madre al quotidiano locale South China Morning Post

    “Solo perché è nato con abilità inferiori, ciò non vuol dire che debba vivere isolato. Con lui sono stata molto rigorosa e ho lavorato tanto affinché colmasse alcune difficoltà dovute alla sua condizione”. 

    Ventinove anni dopo, questi sforzi sono stati ampiamente premiati. Il giovane Ding Ding è riuscito a laurearsi in scienze ambientali e ingegneria all’Università di Pechino, e di recente è stato ammesso alla scuola di diritto internazionale di Harvard, dopo aver lavorato per due anni. 

    Il giovane ha attribuito il suo successo accademico alla determinazione e alla devozione di sua madre.

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