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    Premio Pulitzer 2018: cos’è, come funziona, la storia e i vincitori

    I vincitori del Premio Pulitzer saranno annunciati il 16 aprile

    Il New York Times e il New Yorker hanno vinto un importante premio per la loro copertura giornalistica del caso Harvey Weinstein. Il Washington Post e il New York Times per il Russiagate

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 16 Apr. 2018 alle 21:29 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:10

    Premio Pulitzer 2018 | Vincitori | Cos’è e come funziona | La storia

    Il Premio Pulitzer è considerato la più prestigiosa onorificenza esistente per il giornalismo. I vincitori dell’edizione 2018 sono stati annunciati il 16 aprile 2018 alle 15 ora di New York, le 21 italiane. Il premio è articolato in 21 categorie, di cui tredici nella sezione “Giornalismo” e otto nella sezione “Arti e lettere”.

    Il New York Times e il New Yorker hanno vinto un importante premio per la loro copertura giornalistica del caso Harvey Weinstein. Il Washington Post e il New York Times per il Russiagate.

    Ecco i vincitori del premio Pulitzer 2018, “Giornalismo”

    – Public Service (Servizio pubblico): New York Times e il The New Yorker 

    – Breaking News Reporting (Ultim’ora): i giornalisti del The Press Democrat di Santa Rosa, California

    – Investigative Reporting (Giornalismo investigativo): i giornalisti del Washington Post

    – Explanatory Reporting: i giornalisti dell’Arizona Republic e del network di USA Today

    – Local Reporting (Giornalismo locale): The Cincinatti Inquirer, per il loro lavoro sull’epidemia di eroina

    – National Reporting (Giornalismo nazionale): i giornalisti del New York Times e del Washington Post per il loro lavoro sull’influenza della Russia nelle elezioni USA

    – International Reporting (Giornalismo internazionale): Claire Baldwin, Andrew R.C. Marshall and Manuel Mogato (Reuters) 

    – Feature Writing (Miglior pezzo d’approfondimento): Rachel Kaadzi Ghansah, freelance, rivista GQ

    – Commentary (Miglior articolo di commento): John Archibald dell’Alabama Media Group

    – Criticism (Miglior articolo di critica): Jerry Saltz del New York Magazine

    – Editorial Writing (Miglior editoriale): Andie Dominick del The Des Moines Register

    – Editorial Cartooning (Miglior editoriale in vignetta): Jake Halpern e Michael Sloan del New York Times

    – Breaking News Photography (Miglior fotografia dell’ultim’ora): Ryan Kelly del The Daily Progress

    – Feature Photography (Miglior fotografia): i fotografi dell’agenzia di stampa Reuters

    Ecco i vincitori del premio Pulitzer 2018, sezione “Arti e lettere”

    – Fiction (Narrativa): “Less” di Andrew Sean Greer 

    – Drama (Drammaturgia): Cost of Living” di Martyna Majok

    – History (Storia): “The Gulf: The Making of an American Sea” di Jack E. Davis 

    – Biography or Autobiography (Biografia e autobiografia): Prairie Fires” di Caroline Fraser

    – Poetry (Poesia): Half-Light” di Frank Bidart

    – General Non-Fiction (Saggistica): “Locking Up Our Own” di James Forman Jr.

    – Music (Musica): DAMN.” di Kendrick Lamar

    Cos’è e come funziona

    Il Premio Pulitzer viene assegnato ogni anno, tradizionalmente nel mese di aprile, a coloro che si sono distinti in 21 categorie del giornalismo, le arti e la letteratura. Il celebre e prestigioso riconoscimento viene assegnato dalla scuola di giornalismo della Columbia University di New York, il cui fondatore fu il giornalista Joseph Pulitzer.

    La giuria seleziona tre candidati per ogni sezione e decide i vincitori. Per l’edizione 2018 l’annuncio dei finalisti avverrà contestualmente alla proclamazione dei vincitori.

    Il vincitore del premio può essere una persona singola, una redazione o un gruppo di lavoro.

    I riconoscimenti per la sezione giornalistica possono essere assegnati a cittadini di qualsiasi nazionalità, ma il loro lavoro deve essere stato pubblicato in un giornale, rivista o sito statunitense.

    I riconoscimenti nei campi delle arti e della letteratura, invece, possono essere vinti solo da cittadini statunitensi.

    Il premio consiste in un assegno di 10mila dollari, pari a circa 8mila euro, e un attestato.

    Il vincitore della categoria Public service, nella sezione “Giornalismo”, riceve una medaglia d’oro. In questa categoria sono premiate solo le redazioni e non il singolo giornalista, che può comunque essere nominato nella citazione.

    La storia

    Il Premio Pulitzer prende il nome da Joseph Pulitzer, un giornalista ed editore ungherese emigrato negli Stati Uniti che visse tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

    Nel 1892 Pulitzer propose alla Columbia University di New York di istituire una scuola di giornalismo, che sarebbe stata la prima al mondo, e si offrì di finanziarla.

    Il progetto venne realizzato solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1911. Nel suo testamento Pulitzer donò 2 milioni di dollari alla Columbia.

    La scuola di giornalismo dell’università newyorkese, peraltro, non fu la prima al mondo. Nel frattempo ne era sorta una nell’Università del Missouri.

    La prima edizione del Premio si svolse nel 1917.

    Nel 2010 per la prima volta il premio è stato assegnato per la prima volta a un sito web, ProPublica.org.

    Sul sito era stata pubblicata un’inchiesta riguardante gli ospedali americani dopo il passaggio dell’uragano Katrina.

    In questo articolo abbiamo parlato dell’edizione 2017 del Premio Pulitzer, la numero 101 della storia.

    I protagonisti sono stati New York Times, Washington Post e ProPublica. Qui le foto vincitrici.

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