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    L’isola con 48 abitanti che legalizza i matrimoni gay

    Le isole Pitcairn, il Paese più piccolo al mondo per numero di abitanti, hanno legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Giu. 2015 alle 12:51 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:33

    Uno dei Paesi più piccoli al mondo ha legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso, nonostante tra i suoi 48 abitanti non ci siano coppie gay.

    Le Pitcairn sono uno dei territori britannici d’oltremare e si trovano nel mezzo dell’Oceano Pacifico. Il Paese è composto da quattro isole vulcaniche, di cui solo una abitata, ed è il Paese più piccolo al mondo per numero di abitanti. Pitcairn inoltre è considerato il primo Paese ad aver dato il voto alle donne, nel 1838, nonostante non sia una nazione sovrana.

    I primi colonizzatori, nel 1790, furono i marinai ammutinati del Bounty – fregata mercantile britannica – insieme alle loro mogli conosciute a Tahiti. 

    La legge sui matrimoni gay è stata approvata all’unanimità il 15 maggio scorso ma Kevin Lynch, il vice governatore di Pitcairn, ha detto che a causa di problemi tecnici del sito web dell’isola la notizia non era stata diffusa.

    Secondo Meralda Warren, un’abitante dell’isola, a Pitcairn c’è una sola persona gay. Il problema finora non si era mai posto, ma se avesse voluto sposare una persona del suo stesso sesso avrebbe avuto delle difficoltà, in quanto l’unico prete dell’isola appartiene alla confessione religiosa degli Avventisti del Settimo Giorno e si oppone ai matrimoni gay.

    Rodney Croome, direttore nazionale dell’organizzazione Australian Marriage Equality, ha detto che nonostante non ci siano coppie gay nell’isola l’approvazione della legge è comunque un gesto significativo.

    Poiché non esiste l’obbligo di residenza, coppie provenienti da altri Paesi potrebbero scegliere quest’isola come luogo romantico per il loro matrimonio. Ad esempio gli Australiani, che non possono sposarsi nel loro Paese”, ha detto Croome.

    “È il segno di quanto siano importanti i valori dell’uguaglianza e dell’inclusione per gli abitanti dell’isola. È un modo per dire che i gay appartengono a quest’isola tanto quanto gli eterosessuali e si manda un messaggio positivo”, ha aggiunto Croome.

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