Nonostante il trionfo a New York, i democratici non potranno fare affidamento sul nuovo volto della sinistra statunitense Zohran Mamdani per la corsa alla Casa Bianca: il neo sindaco della Grande Mela, infatti, non potrà mai diventare presidente degli Stati Uniti d’America. Il motivo è piuttosto semplice: Mamdani, nonostante abbia la cittadinanza americana, è nato in Uganda ed è figlio della regista Mira Nair, indiana, e Mahmood Mamdani, professore alla Columbia, ugandese di origine indiana. Secondo l’articolo 2 della Costituzione statunitense, infatti, Mamdani non è un “natural born citizen”. La Carta statunitense, infatti, rende inaccessibile per chi non è nato negli Usa o non sia figlio di cittadini statunitensi la Casa Bianca, a meno che l’articolo in questione non venga modificato.
Diventato il primo sindaco di fede musulmana della storia di New York, Mamdani, 34 anni, ha la cittadinanza statunitense dal 2018. Iscritto sia al Partito Socialista Democratico che al Partito Democratico, si definisce un “musulmano progressista”. Anti-Wall Street e filopalestinese, favorevole alla legalizzazione della marijuana e ai diritti delle persone LGBTQ+, Mamdani durante la campagna elettorale ha promesso di “abolire il costo della vita”. Il neo sindaco dem, infatti, ha promesso, tra le altre cose, di rendere gratuiti i trasporti pubblici per i residenti, bloccare l’incremento degli affitti a prezzi calmierati per i prossimi quattro anni, di investire nella costruzione di oltre 200mila appartamenti da mettere in affitto a prezzi calmierati e di aprire supermercati municipali che vendano a prezzi all’ingrosso.
Mamdani ha proposto anche un aumento progressivo del salario minimo, con l’obiettivo di arrivare a 30 dollari l’ora entro il 2030, e di rendere gratuita l’assistenza medica per i bambini. Per finanziare queste misure, Mamdani ha proposto una tassazione più incisiva sui redditi alti e sulle aziende: un’aliquota dell’11,5% per le imprese e una tassa del 2% per i cittadini con redditi superiori al milione di dollari annui. “Il sole potrebbe essere tramontato sulla nostra città stasera, ma come disse una volta Eugene Debs, ‘vedo l’alba di un giorno migliore per l’umanità’. Il futuro è nelle nostre mani” sono state le prime parole di Mamdani dopo la vittoria. Il neo sindaco di New York, poi, ha sfidato Donald Trump: “Visto che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume” invitando i suoi sostenitori ad alzare la voce per farsi sentire dal presidente statunitense. Mamdani, poi, ha ricordato come New York “sia stata costruita dagli immigrati, alimentata dagli immigrati, e adesso guidata da un immigrato”.