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    Il Qatar sparisce dal Parlamento europeo: sospesa qualsiasi discussione in Aula sul Paese

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 15 Dic. 2022 alle 16:42

    Con una maggioranza plebiscitaria di 541 voti a favore, 2 contrari e 3 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per sospendere qualsiasi discussione parlamentare che riguardi il Qatar. Una decisione presa alla luce dello scandalo che ha travolto l’istituzione Ue per le presunte tangenti pagate da rappresentati dello Stato del Medio Oriente per tutelarne gli interessi a Bruxelles e Strasburgo. Il testo approvato contiene la posizione ufficiale assunta dal Parlamento in prima battuta, quando le prime notizie di sequestri e arresti cominciarono ad emergere: “Denunciamo nei termini più duri possibili il presunto tentativo del Qatar di influenzare parlamentari, ex parlamentari e funzionari tramite un’operazione di corruzione”.

    In particolare è rimandata a data da destinarsi la discussione in Aula sulla liberalizzazione dei visti ai cittadini qatarioti per accedere ai Paesi dell’Unione, oltre a una norma sul libero accesso da concedere a Qatar Airways verso i territori comunitari. L’Eurocamera ha anche sospeso i pass per accedere alle sedi istituzionali a chiunque rappresenti “gli interessi del Qatar”, personale diplomatico incluso, e ha invitato la Commissione europea a dare corpo alla proposta giunta dall’aula di istituire un unico organismo comunitario che si occupi di trasparenza. La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha chiesto “una revisione su quello che è stato votato e su cui abbiamo lavorato”, con particolare riferimento alla recente risoluzione sui diritti umani in cui si sottolineano i passi avanti fatti dal Qatar, sulla quale ora sorgono molti dubbi.

    Si tratta però di un testo dal peso prettamente politico, che non ha effetti concreti nei rapporti tra il Paese e l’Ue. Intanto l’inchiesta potrebbe allargarsi: secondo l’emittente greca Mega Tv sarebbero oltre 60 gli eurodeputati nel mirino degli inquirenti del Belgio. Quasi tutti appartenenti al gruppo dei Socialisti&Democratici, i parlamentari potrebbero essere toccati da indagini e perquisizioni. La polizia di Bruxelles per ora non conferma né smentisce.

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