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    Papa Francesco: “Sesso? È un dono di Dio, non è tabù”

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 2 Apr. 2019 alle 16:04 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:55

    Papa Francesco ha pubblicato oggi la sua esortazione apostolica “Christus vivit” (Cristo vive), un documento arrivato a conclusione del Sinodo dei giovani svoltosi nell’ottobre 2018 in Vaticano.

    All’interno della sua esortazione apostolica, il Pontefice ha parlato sopratutto ai giovani, toccando gli argomenti più delicati e anche quelli più cari del suo magistero: dal sesso all’omosessualità, dalla pedofilia alla disoccupazione, dai migranti al cyberbullismo.

    Secondo Papa Francesco, è importante che la Chiesa “riconosca con umiltà che alcune cose concrete devono cambiare e a tale scopo ha anche bisogno di raccogliere la visione e persino le critiche dei giovani”. Proprio i giovani, secondo il Pontefice, sono quelli che possono aiutare la Chiesa “a rimanere giovane, a non cadere nella corruzione, a non fermarsi, inorgoglirsi, trasformarsi in una setta”.

    Nove capitoli, 299 paragrafi: la trattazione di Francesco è molto lunga e dettagliata e riprende le conclusioni già raggiunte durante il Sinodo.

    Tra i temi toccati, c’è anche quello del sesso: “I giovani – si legge – riconoscono che il corpo e la sessualità sono essenziali per la loro vita e per la crescita della loro identità. Tuttavia, in un mondo che enfatizza esclusivamente la sessualità, è difficile mantenere una buona relazione col proprio corpo e vivere serenamente le relazioni affettive”.

    Papa Francesco ha sottolineato che “Dio ci ha creati sessuati. Egli stesso ha creato la sessualità, che è un regalo meraviglioso per le sue creature. All’interno della vocazione al matrimonio, dobbiamo riconoscere ed essere grati per il fatto che la sessualità, il sesso, è un dono di Dio. Niente tabù“.

    Spazio anche per l’omosessualità: “La morale sessuale è spesso causa di incomprensione e di allontanamento dalla Chiesa, in quanto è percepita come uno spazio di giudizio e di condanna. Nello stesso tempo, i giovani esprimono un esplicito desiderio di confronto sulle questioni relative alla differenza tra identità maschile e femminile, alla reciprocità tra uomini e donne, all’omosessualità”.

    Nella settimana del controverso Congresso delle Famiglie di Verona, non manca anche un riferimento alla famiglia, con una descrizione della donna come angelo del focolare che farà arrabbiare più di qualcuno: “C’è una bellezza straordinaria nella comunione della famiglia riunita intorno alla tavola e nel pane condiviso con generosità, anche se la mensa è molto povera. C’è una bellezza nella moglie spettinata e un po’ anziana che continua a prendersi cura del marito malato al di là delle proprie forze e della propria salute”.

    “Nella cultura del provvisorio – ha continuato Papa Francesco – e del relativo, molti predicano che l’importante è “godere” il momento, che non vale la pena di impegnarsi per tutta la vita, di fare scelte definitive. Io, invece, vi chiedo di essere rivoluzionari, vi chiedo di andare controcorrente e vi incoraggio a scegliere il matrimonio“.

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