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    Papa Francesco commissaria Lourdes: più fede e meno business, “fedeli alla missione”

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 7 Giu. 2019 alle 16:35 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:19

    Papa Francesco commissaria Lourdes | “Più fede e meno business” | “Più fedeli alla missione”

    Papa Francesco ha commissariato uno dei più noti e visitati luoghi di culto al mondo. Il Pontefice ha infatti inviato un suo delegato, monsignor Antoine Herouard, “per la cura dei pellegrini” al santuario mariano di Lourdes,  una decisione somiglia molto a un commissariamento per chiedere di occuparsi più di fede e meno di business.

    Nel mirino di Papa Bergoglio è finita la gestione troppo finanziaria del vescovo tradizionalista Nicolas Jean René Brouwet, con l’obiettivo di tornare al primato spirituale in quell’angolo di Pirenei, nel sud ovest della Francia, dove la Madonna sarebbe apparsa a Bernadette e dove ogni anno meta di milioni di pellegrini.

    “La decisione è in linea con quella già presa nel 2017 per Medjugorje – ha scritto ieri su Vatican News il direttore editoriale dei media della Santa Sede, Andrea Tornielli -: Papa Francesco tiene in modo particolare alla cura dei pellegrini e desidera che i centri di devozione mariana diventino ‘sempre di più un luogo di preghiera e di testimonianza cristiana corrispondenti alle esigenze del popolo di Dio’. Questo si legge nella lettera che il Pontefice ha inviato a monsignor Antoine Hérouard, vescovo ausiliare di Lille, comunicandogli la decisione di nominarlo delegato ‘ad nutum Sanctae Sedis’ (cioè a disposizione della Santa Sede) per il santuario di Lourdes”.

    Papa Francesco commissaria Lourdes | La lettera del Pontefice

    La lettera papale è stata letta a Lourdes di fronte ai cappellani e ai responsabili amministrativi del santuario.

    L’annuncio del commissariamento è stato dato ieri nel santuario francese dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione, il dicastero che da due anni ha ricevuto dal Papa l’incarico di valorizzare la pastorale dei santuari. Fisichella ha reso pubblica la lettera del Pontefice, dalla quale emerge che lo stesso arcivescovo ha svolto nei mesi scorsi una missione come “inviato speciale” presso il santuario.

    “A seguito delle verifiche” condotte da Fisichella, ha scritto Papa Francesco, “desidero comprendere quali ulteriori forme il santuario di Lourdes possa adottare, oltre alle molteplici già esistenti, per divenire sempre di più un luogo di preghiera e di testimonianza cristiana corrispondente alle esigenze del Popolo di Dio”.

    Il mandato del vescovo Hérouard, che non lascerà il suo incarico a Lille, sarà limitato al solo santuario, mentre la diocesi di Tarbes e Lourdes rimarrà affidata a Brouwet. La nomina del delegato non è a tempo indeterminato, non si tratta dunque di un incarico permanente ma a tempo, finalizzato alla cura pastorale e spirituale dei pellegrini.

    > “Io sono figlio di un prete italiano, voglio parlare con il Papa”

    Negli ultimi anni a Lourdes la gestione Brouwet andava quasi di pari passo a quella del manager Guillaume de Vulpian, chiamato dallo stesso vescovo nel 2016 a dirigere gli affari e risanare i bilanci a fronte anche del forte calo di pellegrini. De Vulpain, un dirigente Renault, è riuscito a portare il budget, dopo circa dieci anni di conti in rosso, ad un aumento di circa 30 milioni di euro, anche con una riduzione del personale, senza sostituire le persone andate in pensione, e una riduzione di costi.

    Papa Francesco commissaria Lourdes | “Più fedeli alla missione”

    Papa Francesco – ha detto oggi Hérouard in un’intervista a Vatican News – mi ha affidato questa missione di Delegato Pontificio per assicurare meglio il futuro dei santuari e per consentire loro di essere più fedeli alla loro missione, specialmente nell’accogliere i malati, i poveri e i giovani”.

    L’inviato papale dice comunque di non considerare indebolita la vecchia vocazione di Lourdes. “Lourdes è un luogo dove vengono ancora numerosi pellegrini, dal mondo intero, soprattutto dalla Francia ma non solo per accompagnare i malati, i giovani”, ha affermato. “Per esempio, la diocesi di Lille è la diocesi più grande in termini di pellegrinaggio diocesano: ci sono circa 3.500 pellegrini che vengono ogni anno. Bisogna semplicemente che l’accento venga posto sulla dimensione spirituale e pastorale dell’iniziativa del pellegrinaggio e quindi della vita stessa dei santuari”.

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