Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Il calciatore Ozil aggredito: il suo compagno Kolasinac lo difende e affronta i ladri a mani nude | VIDEO

    Credit: Arne Dedert/dpa

    Le immagini che mostrano il coraggio del calciatore sono state riprese da una telecamere di sorveglianza

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 26 Lug. 2019 alle 08:36 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:45

     

    Il calciatore Ozil aggredito da ladri armati: Kolasinac li affronta | VIDEO

    Aggredito da alcuni ladri armati il calciatore dell’Arsenal Mesut Ozil è stato difeso dal suo compagno di squadra Sead Kolasinac, che, come si può vedere da un video, affronta i malviventi a mani nude e li mette in fuga.

    Secondo quanto ricostruito da alcuni giornali inglesi, i fatti si sono verificati nel pomeriggio di giovedì 25 luglio.

    Il calciatore dell’Arsenal Mesut Ozil e il suo compagno di squadra Sead Kolasinac si trovavano a bordo del suv di Ozil quando sono stati inseguiti e successivamente avvicinati in moto da sei malviventi armati di coltello.

    Come si può vedere in un video, le cui immagini sono riprese da una telecamera di sicurezza, Kolasinac immediatamente scende dall’auto e affronta due dei sei ladri a mani nude, senza alcuna paura.

    Nel frattempo, Ozil è stato inseguito a piedi dagli altri quattro delinquenti e si è rifugiato all’interno di un ristorante turco, situato nelle vicinanze del luogo dell’aggressione.

    Una volta messi in fuga i due ladri, Kolasinac è risalito in macchina e ha recuperato Ozil, “terrorizzato” da quello che era successo hanno affermato i camerieri del ristorante.

    Sull’accaduto ora sta indagando la polizia, che sta tentando di risalire ai responsabili dell’aggressione.

    Mesut Ozil e Sead Kolasinac sono amici da diversi anni, da quanto entrambi giocavano nella squadra tedesca dello Shalke 04.

    Ozil sceglie Erdogan come testimone di nozze: scoppia il caso politico in Germania
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version