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    Pistorius ora è accusato di omicidio volontario

    L'atleta precedentemente era stato incriminato per omicidio colposo, ma la Corte d'appello ha stabilito che nello sparare, l'uomo avrebbe saputo che stava uccidendo

    Di TPI
    Pubblicato il 4 Dic. 2015 alle 13:07 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:09

    L’atleta paralimpico Oscar Pistorius è stato accusato di omicidio volontario dalla Corte d’appello del Sudafrica.

    Il giudice ha stabilito che la precedente sentenza che vedeva l’imputato responsabile di omicidio colposo non era corretta perché l’uomo, nel momento in cui ha sparato, non poteva non essere cosciente che avrebbe ucciso chi si trovava nella sua traiettoria.

    Pistorius ha infatti utilizzato una pistola di grosso calibro, che utilizzata a brevi distanze diventa un’arma micidiale. La Corte ha inoltre posto in dubbio il fatto che l’atleta si possa essere sentito in pericolo di vita, la notte della tragedia.

    Oscar Pistorius è incriminato per aver assassinato la sua fidanzata, la modella Reeva Steenkamp, la notte di San Valentino del 2013. Secondo la difesa, l’atleta avrebbe sparato attraverso la porta del bagno credendo che si trattasse di un ladro e uccidendo per errore la donna.

    Pistorius ha già scontato un anno di pena in carcere e al momento della sentenza della Corte d’appello si trovava agli arresti domiciliari nella lussuosa casa di un suo zio.

    La decisione del giudice potrebbe determinare un suo ritorno in prigione, dato che il minimo della pena per omicidio volontario è di 15 anni e che gli arresti domiciliari possono durare al massimo cinque anni.

    La difesa potrebbe comunque chiedere che l’imputato continui a scontare la propria pena nell’abitazione privata dei suoi parenti sia a causa della sua disabilità che per una perizia psichiatrica, che ha riscontrato tendenze suicide nell’uomo.

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