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    Orban all’Europarlamento: “Giù il cappello davanti al coraggio del governo italiano sui migranti”

    Viktor Orban

    Il discorso del premier ungherese

    Di TPI
    Pubblicato il 11 Set. 2018 alle 18:28 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:32

    Orban all’Europarlamento: “Giù il cappello per il coraggio del governo italiano sui migranti” | Il discorso di oggi

    “Sono disposto a cooperare con chiunque voglia fermare l’immigrazione. Mi tolgo il cappello di fronte al governo italiano per il coraggio che hanno avuto e che continuano ad avere”. Viktor Orban torna a parlare dell’Italia e stavolta lo fa nel suo discorso all’Europarlamento.

    Il premier ungherese ha parlato oggi a Strasburgo nel corso dell’audizione sul rapporto Sargentini in cui si deciderà se sanzionare o meno Budapest sulla violazione dello stato di diritto.

    Orban all’Europarlamento: “Non accettiamo minacce e ricatti. Non saremo patria di immigrazione”

    Orban ha chiarito nuovamente la posizione sua e del suo paese in merito alla gestione dei flussi migratori: “Difenderemo le nostre frontiere anche contro di voi se sarà necessario ha detto rivolgendosi alla platea comunitaria – “Solo noi possiamo decidere con chi vivere e come gestire le nostre frontiere. Abbiamo deciso di difendere l’Ungheria e l’Europa e non accettiamo che le forze pro-migrazione ci ricattino”.

    Sul merito dell’audizione confessa: “Voi vi siete fatti già un’idea su questa relazione, e il mio intervento non vi farà cambiare opinione, ma sono venuto lo stesso. Non condannerete un governo, ma l’Ungheria che da mille anni è membro della famiglia europea. Sono qui per difendere la mia patria: gli ungheresi hanno deciso che non saremo un paese di immigrazione”.

    Orban all’Europarlamento | M5S contro la Lega

    Al Parlamento europeo il Movimento Cinque Stelle voterà domani 12 settembre a favore delle sanzioni contro l’Ungheria, contrariamente a quanto farà la Lega. Lo rivelano fonti del partito guidato dal vicepremier Luigi Di Maio, citate dalla agenzie di stampa.

    La norma innesca una procedura che può portare fino alla sospensione del diritto di voto dello Stato in questione nel Consiglio. A Budapest viene contestata la presunta violazione dei diritti fonamentali dell’Ue.

    Circa lo ‘strappo’ degli alleati di governo, Salvini stempera i toni: “Ognuno è libero di scegliere cosa fare, la Lega difenderà sempre il valore supremo della libertà” – ha sottolineato il ministro degli Interni – “Il governo e il popolo ungherese vogliono più sicurezza e più lavoro. E per questo l’Europa li processa? Una follia”

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