Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    L’opposizione siriana rifiuta l’accordo sulle aree di sicurezza nel paese

    L'intesa raggiunta ad Astana, in Kazakistan, tra Turchia, Russia e Iran bloccherà l'accesso degli aerei da guerra della coalizione a guida statunitense in quattro zone

    Di TPI
    Pubblicato il 5 Mag. 2017 alle 10:33 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:49

    La Turchia, l’Iran e la Russia hanno firmato un accordo durante i negoziati di pace ad Astana in Kazakistan per la creazione di quattro zone di sicurezza in Siria. le aree individuate non saranno accessibili agli aerei di guerra degli Stati Uniti e della coalizione a guida statunitense.

    — Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

    I delegati dell’opposizione siriana hanno criticato la decisione e hanno lasciato il tavolo delle trattative contestando il ruolo dell’Iran come garante del processo di pace. I rappresentanti dei ribelli hanno anche sottolineato la mancata corrispondenza tra le promesse russe e la realtà.

    Secondo il documento che riporta l’accordo, nelle zone di distensione sarà vietato l’utilizzo di armi così da riportare alla normalità la fornitura di servizi e il funzionamento delle infrastrutture delle regioni interessate. Anche l’arrivo di aiuti umanitari sarà facilitato nelle province di Idlib e Homs, i quartieri Ghouta alla periferia di Damasco e un’area a sud del paese. In tutti questi territori la presenza dei ribelli è significativa.

    Anche gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per il ruolo dell’Iran nel processo di pacificazione in Siria. “Le attività dell’Iran in Siria hanno causato solo violenza e non l’hanno fermata”, si legge in una nota. Analoga la posizione riguardo alla Russia, mentre si richiede al regime di Assad di bloccare gli attacchi nei confronti dei civili nel paese. 

    I colloqui di pace di Astana sono stati organizzati per trovare una soluzione al conflitto che va avanti in Siria dal 2011 e che ha causato la morte di 400mila persone. La delegazione dell’opposizione siriana era tornata a partecipare agli incontri in Kazakistan il 4 maggio dopo aver protestato per ottenere il blocco dei bombardamenti da parte del regime.

    — Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version