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    L’oppositore russo Navalny rischia di perdere la vista da un occhio dopo l’aggressione subita

    Navalny è stato aggredito il 27 aprile con disinfettante verde unito ad un'altra sostanza chimica e chiede ora di essere curato all'estero

    Di TPI
    Pubblicato il 2 Mag. 2017 alle 15:40 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:02

    L’oppositore del presidente russo Vladimir Putin, Alexei Navalny, denuncia che la capacità visiva di un suo occhio è ridotta dell’80 per cento e chiede di poter essere curato all’estero.

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    “L’assalto che ho subito ha ridotto dell’80% la capacità visiva da un occhio. Al momento non è una condizione irreversibile, i medici mi curano attivamente e c’è speranza che ce la facciano. Mi aiuterebbe molto poter rivolgermi alle cliniche specializzate svizzere o spagnole ma, come sapete, il governo mi vieta di lasciare il paese da 5 anni”, ha scritto Navalny sul suo blog.

    Nel suo post, ha anche “ringraziato i volontari” per aver svolto le indagini che avrebbero portato all’identificazione di due assalitori. La polizia e il comitato investigativo, secondo le accuse dell’oppositore del governo russo, non fanno invece nulla e questa inazione permetterebbe ai responsabili di “fuggire o distruggere le prove”.

    Navalny ha promesso il 2 maggio di voler presentare lamentele ufficiali sullo svolgimento delle indagini. Nel post ha poi sottolineato che altre due persone sarebbero coinvolte nell’aggressione da lui subita lo scorso 27 aprile.

    “Aiutateci”, ha esortato pubblicando l’immagine di due uomini presa dal video pubblicato da REN-TV. Secondo Navalny uno dei uomini indicati come possibili assalitori dai volontari, Alexei Kulakov, “era o forse è ancora un poliziotto”.

    Secondo quanto rivelato da alcuni cittadini, sostenitori di Navalny, l’oppositore di Putin sarebbe stato aggredito con disinfettante verde unito ad un’altra sostanza chimica e dietro l’attacco si celerebbe il gruppo radicale nazionale pro-Cremlino Serb.

    I sostenitori di Navalny hanno condotto delle indagini su internet partendo dal video dell’attacco subito il 27 aprile e pubblicato dall’emittente REN-TV. Il canale ha trasmesso un filmato in si vede un uomo gettare in faccia a Navalny la sostanza chimica per poi allontanarsi in fretta.

    L’emittente ha oscurato il volto dell’aggressore e quello di un passante. Un sostenitore di Navalny ha scoperto che sul sito di REN-TV esistevano altre versioni del video in cui il volto del passante non era stato nascosto. I blogger hanno identificato l’uomo, Alexei Kulakov, membro di Serb. Contattato da Novaya Gazeta ha prima negato e poi ha ammesso la sua presenza sulla scena.

    L’aggressore, invece, sarebbe Alexander Petrunko, altro esponente di Serb. Secondo un blogger, ripreso dal Moscow Times, è stato riconosciuto paragonando le immagini su internet, che mostrerebbero un’alta somiglianza con l’uomo che ha aggredito Navalny.

    A febbraio Petrunko aveva assalito Navalny lanciandogli una torta in faccia. Il leader del Serb, Gosha Tarasevich, ha respinto le accuse precisando che Petrunko si trova in Crimea “da qualche tempo” e ha accusato Navalny di aver organizzato tutto per farsi pubblicità. 

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