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    Obama e la pillola del giorno dopo

    Il governo americano ha deciso di accettare la sentenza di un tribunale che preveda la vendita senza restrizioni di età

    Di Michele Teodori
    Pubblicato il 12 Giu. 2013 alle 11:30 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 11:44

    L’amministrazione Obama smetterà di cercare di limitare le vendite di pillole contraccettive di emergenza, rendendo la pillola del giorno dopo Plan-B One Step disponibile per le donne di tutte le età senza prescrizione medica. Il farmaco impedisce il concepimento se assunto entro 72 ore dopo il rapporto sessuale.

    Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato che prevede di rispettare la sentenza di un tribunale per consentire la vendita senza restrizioni. Il giudice Korman di New York aveva accusato il governo federale di “malafede” nel trattare le richieste da parte dei cittadini per rendere la pillola universalmente disponibile

    La decisione conclude una battaglia legale lunga anni tra l’amministrazione Obama, che ha sempre voluto porre limiti di età per la pillola del giorno, e i gruppi per i diritti delle donne che vogliono il farmaco sia liberamente disponibile a tutti.

    Annie Tummino, coordinatore della National Women’s Liberation, ha dichiarato: “Questa decisione da parte dell’amministrazione afferma ciò per cui le femministe hanno combattuto da sempre: la pillola del giorno dopo dovrebbe essere disponibile per le donne di tutte le età, sullo scaffale in qualsiasi negozio, proprio come l’aspirina o il preservativo”.

    I sostenitori dei gruppi per il diritto all’aborto si erano finora chiesti con rabbia perché un presidente democratico si fosse schierato con i conservatori in favore di limitare le scelte di assistenza sanitaria delle donne. Obama stesso aveva detto che la sua opposizione è personale, sostenendo la sua posizione “come padre di due figlie”.

    “Penso che a tutti noi piacerebbe vivere in mondo magico dove è possibile impedire l’attività sessuale dei propri figli fino a quando non si ritiene siano pronti”, ha detto Susanna Baruch, amministratore delegato e presidente della Reproductive Health Technologies Project.

    “Ma la politica pubblica non può essere indirizzata dal pio desiderio dei genitori di mettere i loro figli al sicuro, negando loro qualcosa di cui potrebbero avere bisogno“.

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