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    La Nuova Zelanda cambierà un cartello sessista grazie alla lettera di una bambina di sette anni

    Zoe Carew ha scritto all'Azienda dei Trasporti della Nuova Zelanda per chiedere di cambiare la scritta "Linemen" sulle insegne che indicano la presenza di operai al lavoro

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 31 Lug. 2018 alle 14:16 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:19

    L’Azienda dei Trasporti della Nuova Zelanda cambierà i cartelli che segnalano la presenza di uomini addetti alla manutenzione dei pali della luce dopo avere ricevuto una lettera di protesta, scritta da una bambina di sette anni, che ha denunciato l’uso di un linguaggio sessista.

    Sui cartelli appare l’insegna “Linemen”, letteralmente “uomini al lavoro” e Zoe Carew ha proposto di cambiare l’insegna in “Line-worker”, letteralmente “operai al lavoro”, perché anche le donne “possono volere fare questo mestiere”.

    “Perché l’insegna dice ‘Linemen’ quando le persone al lavoro possono essere sia uomini che donne?”, ha scritto la bambina, indirizzando il messaggio a Fergus Gammie, a capo dell’Azienda statale che si occupa dei trasporti.

    “Credo che il messaggio sia sbagliato e sleale. Non siete d’accordo? Non voglio fare questo lavoro da grande ma penso che qualcuna, invece, potrebbe volerlo”.

    Fergus Gammie ha risposto, ringraziando per i suggerimenti e annunciando che, quando i cartelli dovranno essere sostituiti perché usurati, nei nuovi l’insegna sarà “Line Crew”, ovvero “squadra che si occupa della linea elettrica”. In questo modo, non sarà necessario modificare le dimensioni delle insegne, cambiamento obbligatorio nel caso in cui fosse rimasta la scritta “Line-worker”.

    Gammie ha inoltre incoraggiato la ragazza, apprezzando la sua presa di iniziativa e “l’essersi mobilitata quando pensava che ci fosse qualcosa da migliorare”.

    La madre Caitlin Carew ha postato su Twitter un’immagine dalla lettera di sua figlia, e della risposta di Gammie, e ha scritto di essere “molto orgogliosa” di quanto ottenuto.

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