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    Novità per il progetto Erasmus, la eurodeputata Silvia Costa: “Budget triplicato e programma più inclusivo”

    La parlamentare europea ha spiegato tutte le novità riguardanti il programma Erasmus 2021/2027

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 22 Feb. 2019 alle 12:49 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:29

    NOVITÀ PROGETTO ERASMUS – “Con il voto di oggi in commissione CULT del Parlamento europeo puntiamo a fare dell’Erasmus 2021/2027 il più inclusivo di sempre, con un budget triplicato rispetto al programma attualmente in corso”.

    Ad averlo affermato con soddisfazione la parlamentare europea e coordinatrice del gruppo S&D – Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici – in Commissione Cultura e Istruzione Silvia Costa. Buone notizie, dunque, per quegli studenti che hanno intenzione di andare a studiare all’estero beneficiando di questo apprezzatissimo programma.

    “Da oltre 30 anni, Erasmus+ dimostra a tutti il vero significato dell’integrazione europea – ha spiegato la Costa – costituendo l’essenza stessa di un’Europa senza frontiere”. Una tematica quanto mai importante quella dell’integrazione, soprattutto in vista delle nuove elezioni per il rinnovo del parlamento europeo che si svolgono nel contesto di un periodo storico in cui la fiducia verso il lavoro delle istituzioni europee è molto calata.

    “Per questo motivo – ha proseguito la europarlamentare – ho sostenuto da subito la campagna per decuplicare i fondi a disposizione di Erasmus. Il testo approvato dalla Commissione introduce tutta una serie di nuove azioni, amplia la platea dei soggetti coinvolti, pone in risalto e valorizza tutte le sue componenti, dall’istruzione alla formazione, dalle politiche giovanili allo sport. Come gruppo S&D abbiamo introdotto un nuovo capitolo in Erasmus, significativamente intitolato “Inclusione”, teso a coinvolgere le persone con minori opportunità dai migranti alle persone con disabilità. Per loro vogliamo che ci sia un sostegno finanziario specifico e adeguato, anche in sinergia con altri programmi come il Fondo sociale europeo, per riuscire a vincere queste condizioni di partenza che potrebbero mettere a rischio la partecipazione a Erasmus”.

    Le novità più significative e più appetibili per i futuri aderenti al programma universitario riguardano poi i fondi per le borse di studio, nonché l’ammontare di queste: “Per le borse di studio  vogliamo che tengano conto dei costi di soggiorno del Paese ospitante e anche dei costi di viaggio dal Paese di provenienza a quello in cui si svolge l’esperienza Erasmus”.

    Tutto ciò con un occhio attento anche ai disabili, al fine di aumentare per questi le possibilità di partecipare al programma: “E anche – ha infatti aggiunto la Costa – delle specifiche condizioni derivanti dalle situazioni soggettive, come la disabilità”.

    La Costa è poi passa al capitolo sport: “Erasmus+ vuol dire anche sport: la Commissione prevedeva la mobilità individuale dei soli allenatori; il Parlamento europeo, invece, ribadisce la dimensione di cittadinanza connessa allo sport ed estende le opportunità di mobilità anche ai giovani atleti nell’ambito dello sport di base. Erasmus+ è molto più di questo: vogliamo che gli studenti, gli insegnanti e il personale della scuola, compresa la scuola dell’infanzia e la formazione per gli adulti, possano partecipare a iniziative di mobilità individuale e che ricevano opportunità di formazione e di aggiornamento dedicate”.

    Novità progetto Erasmus | La carta europea dello studente

    “La mia e nostra proposta – ha detto a nome del gruppo S&D – di sviluppare una carta europea dello studente è confluita adesso in Erasmus. Diamo alla Commissione due orizzonti temporali precisi: entro il 2021 dovrà aver completato lo sviluppo della Carta e entro il 2025 dovrà essere messa a disposizione di tutti gli studenti dell’UE. Accanto al’imperativo della inclusione, ho ritenuto decisivo avere anche un forte focus sull’eccellenza, come dimostra il riferimento fra i partenariati per l’eccellenza non solo dei master congiunti, ma anche dei dottorati congiunti. In quest’ottica vanno lette anche le nuove iniziative delle Università europee (per cui abbiamo chiesto un bilanciamento geografico) e dei centri di formazione professionale di eccellenza. Per un’Europa davvero competitiva, se unita, anche nell’ambito della formazione superiore e della ricerca”.

    La Costa, infine, ha parlato di un nuovo impulso per coinvolgere nel programma universitario anche i Paesi terzi: “Abbiamo potenziato la dimensione esterna di Erasmus, attraverso anche i fondi per l’azione esterna e la cooperazione allo sviluppo che integrano l’esistente Erasmus Mundus per offrire opportunità anche ai cittadini e alle organizzazioni dei Paesi terzi. Attraverso Erasmus vogliamo sostenere attività a sostegno delle competenze per la protezione e la tutela del patrimonio culturale.

    “Abbiamo chiesto –  ha spiegato Silvia Costa – una chiara componente educativa e culturale in questa nuova azione, oggi sotto forma di progetto pilota, proposta dalla Commissione. I partecipanti 18-20 anni all’iniziativa di viaggio e apprendimento informale per l’Europa dovranno nei loro itinerari tenere conto, ad esempio, delle capitali europee della cultura, della gioventù e del volontariato. È un opportunità enorme per i settori turistici in Paesi che vivono di questa vocazione, come l’Italia, e anche per valorizzare ulteriormente il patrimonio ferroviario e coinvolgere in rete fondazioni e musei ferroviari.

    “Infine – ha concluso la parlamentare Ue – abbiamo voluto un rafforzamento della partecipazione dei giovani alla vita democratica dell’UE, come già fatto nel nuovo programma Cittadini, diritti e valori, dando per esempio rilievo all’iniziativa dei cittadini europei, alle forme di democrazia digitali, agli scambi intergenerazionali e a un più ambizioso dialogo fra giovani e decisori (EU Youth Dialogue), non solo in quelle aree di interesse delle politiche giovanile, ma in tutte le aree delle politiche pubbliche europee”.

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