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    Netanyahu a Bruxelles per l’incontro con i vertici europei dopo lo scontro con Macron

    Benjamin Netanyahu e Federica Mogherini. Credit: JOHN THYS

    Il leader israeliano spera che i paesi europei seguano Trump nella scelta di riconoscere Gerusalemme capitale d'Israele, ma Mogherini annuncia: “La posizione Ue non è cambiata”

    Di Giuseppe Loris Ienco
    Pubblicato il 11 Dic. 2017 alle 08:34 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:12

    Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si trova in Europa per un meeting con i ministri degli Esteri europei in programma nella giornata di oggi, lunedì 11 dicembre. Il leader israeliano ha detto che spera che i paesi europei seguano Trump nella scelta di riconoscere Gerusalemme quale capitale d’Israele, ma l’Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri Federica Mogherini ha dichiarato che la posizione del blocco europeo sull’argomento non è cambiata.

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    Quella di Netanyahu a Bruxelles, in programma da tempo, è la prima visita di un primo ministro israeliano nella città in oltre vent’anni.

    La maggior parte dei paesi europei ha criticato la mossa di Donald Trump, che la settimana scorsa ha ufficialmente annunciato di voler riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, provocando una reazione del popolo palestinese e dei paesi arabi, tra cui anche Turchia e Iran.

    “È ora di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele, è l’inizio di un nuovo approccio al conflitto israelo-palestinese. Israele ha il diritto a scegliere la propria capitale”, ha detto Trump.

    Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che l’ambasciata degli Stati Uniti sarà trasferita, il prima possibile, da Tel Aviv a Gerusalemme, aggiungendo che gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi per il raggiungimento di un accordo di pace duraturo.

    “Non possiamo risolvere la questione mediorientale con il vecchio approccio, ne serve uno nuovo”, ha detto il presidente Donald Trump.

    Arrivato a Bruxelles, Netanyahu ha parlato nuovamente dell’annuncio di Trump, dicendo che Gerusalemme è stata la capitale del popolo ebraico per 3mila anni e che il presidente Usa ha messo “i fatti direttamente sul tavolo”.

    “Credo che tutti, o la maggior parte, dei paesi europei trasferiranno le loro ambasciate a Gerusalemme, riconosceranno Gerusalemme come capitale di Israele e si impegneranno con noi per la sicurezza, la prosperità e la pace”, ha aggiunto il leader israeliano.

    Il presidente Trump ha detto di aver avviato i preparativi per spostare l’ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme.

    Mogherini ha affermato però che l’Ue continuerà a riconoscere la posizione che gode del “consenso internazionale” su Gerusalemme.

    “Crediamo che l’unica soluzione realistica al conflitto tra Israele e Palestina si basi su due stati con Gerusalemme come capitale di entrambi”, ha detto Mogherini.

    Prima di andare a Bruxelles, Netanyahu ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi, che lo ha esortato a bloccare la costruzione degli insediamenti e a impegnarsi nuovamente per la pace con i palestinesi.

    Con una dichiarazione congiunta allʼOnu, lo scorso 8 dicembre Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Svezia hanno espresso disaccordo con la decisione di Trump e gli hanno chiesto di presentare proposte dettagliate per la pace tra israeliani e palestinesi.

    Leggi anche: Cosa significa il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele?

     

     

    L’incontro con Macron

    Domenica 10 dicembre il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aprire al confronto con i palestinesi, assumendosi la responsabilità di “un gesto coraggioso” per risolvere la crisi in Medio Oriente, e ha definito la scelta di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele “una seria minaccia alla pace”.

    Credit: AFP PHOTO

    Le parole di Macron sono arrivate nel corso dell’incontro tra i due capi di stato a Parigi.

    Condannando tutti gli atti di terrorismo contro Israele, il presidente francese si è schierato contro la decisione del suo omologo statunitense, Donald Trump, di riconoscere Gerusalemme capitale del paese.

    “Ho chiesto al primo ministro Netanyahu di prendere decisioni coraggiose nei confronti dei palestinesi, che possano rivelarsi utili a uscire dall’attuale fase di stallo”, ha detto Macron, suggerendo l’idea di interrompere la costruzione di nuovi insediamenti come primo passo.

    La Francia, secondo il presidente francese, crede ancora nella soluzione dei due stati, considerata l’unica opzione disponibile per risolvere l’annoso conflitto israelo-palestinese.

    Netanyahu ha risposto a Macron dicendo che la soluzione alla crisi potrà arrivare solo quando i palestinesi accetteranno il fatto che Gerusalemme è a tutti gli effetti la capitale d’Israele.

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