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    Neonato massacrato di botte dalla madre e dal compagno: condannati a 10 anni, ma i cittadini chiedono una pena più severa

    A 24 giorni, massacrato di botte dalla madre e dal suo compagno

    Nel paese, migliaia di persone hanno chiesto che la pena sia aumentata per l'efferatezza dell'omicidio

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 20 Dic. 2018 alle 12:04 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:20

    Massacrato di botte fino alla morte. Il piccolo Stanley è stato ucciso così dalla donna che avrebbe dovuto proteggerlo, sua madre. Insieme al compagno, Samuel, Roxanne Davis ha torturato e seviziato il suo bambino di appena 24 giorni fino a procurarne la morte. L’efferato omicidio è avvenuto nel Regno Unito.

    La coppia di assassini è stata condannata a dieci anni di carcere, ma sono tanti nel paese a chiedere che la pena venga alzata. Un deputato, in particolare, a gran voce chiede ai giudici che Roxanne Davis e il suo compagno “trascorrano quanto più tempo è possibile dietro le sbarre per aver ucciso il piccolo Stanley”.

    Per le persone la condanna a dieci anni “è troppo poco rispetto a quello che hanno fatto” i due sul bambino. Secondo quanto riportato dall’esame autoptico, sul corpo del piccolo Stanley sono state riscontrate ben 41 fratture, oltre a quella più grave al cranio, che avrebbe causato un’emorragia cerebrale. “Vere e proprie torture”, così il membro del parlamento Caroline Dinenage ha descritto l’efferato omicidio del bambino.

    Nel paese si sono mossi in tanti: l’appello per cambiare la condanna ha visto il sostegno di migliaia e migliaia di persone che hanno firmato per chiedere più anni di carcere alla coppia di assassini. A condannare i due è stata una giuria al Winchester Crown Court. I due sono stati condannati a dieci anni “per aver causato o permesso la morte di Stanley”. Quello che è chiaro dal referto, però, è che il piccolo Stanley è deceduto in seguito a vere e proprie torture.

    Entrambi gli assassini hanno cercato di scrollarsi di dosso ogni responsabilità accusandosi a vicenda. La donna, in preda alla disperazione, ha puntato il dito contro l’ex compagno, chiamandolo assassino. Per il giudice Jane Miller QC sarebbero state solo lacrime di coccodrillo: entrambi gli imputati, infatti, erano assolutamente consapevoli di essere colpevoli dell’omicidio di Stanley.

    Sia Roxanne che Samuel sono risultati positivi a cocaina e cannabis. Alla luce della condanna inflitta, il paese chiede “una pena maggiore per la coppia malvagia”.

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