Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Perché nel mondo esistono così tante lingue diverse

    Aborigeni Monero in Australia. Credit: TORSTEN BLACKWOOD

    Oggi la specie umana parla circa 7.000 lingue diverse. Qual è il motivo di tanta varietà?

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 12 Nov. 2017 alle 14:26 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:37

    C’è un’isola del Pacifico, Malakula, che appartiene allo stato insulare di Vanuatu e nella quale vivono alcune comunità che parlano una quarantina di lingue diverse.

    Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

    L’isola è grande appena 2.000 chilometri quadrati, lunga circa 100 chilometri e larga 20 e i vari villaggi si trovano a pochissima distanza l’uno dall’altro. Tuttavia, le loro lingue sono completamente diverse.

    Perché così tante lingue diverse in uno spazio così piccolo?

    È la stessa domanda che potremmo farci a qualsiasi latitudine. Oggi la specie umana parla circa 7.000 lingue diverse.

    E la distribuzione delle lingue non è la stessa in ogni parte del pianeta, ad esempio nelle regioni tropicali c’è una varietà di lingue molto più alta che nelle zone temperate. Nella Nuova Guinea, la grande isola del pacifico divisa tra Papua Nuova Guinea, che appartiene all’Oceania e l’Indonesia, sono parlate oltre 900 lingue. In Russia, che è 2 volte più grande, le lingue indigene sono solo 105.

    Perché l’essere umano parla tante lingue? Le risposte non sono univoche, ma sono state avanzate tante ipotesi diverse. Certamente la varietà linguistica dipende da fattori come la storia, le differenza culturali, la conformazione geografica di un territorio, le discordie tra le popolazioni.

    Alcuni studi recenti hanno messo in discussione ciò che fino a oggi si pensava delle lingue.

    Un gruppo di ricercatori ha creato un modello basato su tre ipotesi: le popolazioni si muoveranno per riempire gli spazi disponibili in cui nessun altro vive, le piogge influenzano il numero di persone che possono vivere in un luogo (aree più piovose attirano più persone), e infine la terza ipotesi secondo cui le popolazioni umane hanno una dimensione massima. La dimensione ideale del gruppo è un compromesso tra i vantaggi di un gruppo più ampio e i costi. Nel modello, quando una popolazione cresce e raggiunge la soglia massima, si divide in due popolazioni, con una lingua distinta.

    Questo modello è stato applicato inizialmente sulla sola Australia, ma si è rivelato veritiero dal momento che ha individuato 407 lingue, una in più delle 406 effettivamente conosciute:

     

    Indubbiamente, un’ampia varietà di fattori e processi sociali ed ambientali hanno contribuito alla diversità linguistica che vediamo in tutto il mondo. In alcuni luoghi la topografia, il clima o la densità delle risorse naturali hanno svolto un ruolo più importante; in altri le guerra, l’organizzazione politica o le strategie di sussistenza hanno influito sulla definizione dei confini tra una popolazione e un’altra.

    E sicuramente le migrazioni e gli spostamenti da un luogo all’altro e le contaminazioni in generale hanno avuto un ruolo fondamentale in questo processo di evoluzione linguistica.

    La diversità linguistica ha svolto un ruolo fondamentale nella definizione delle interazioni tra i gruppi umani e la storia della nostra specie, eppure sappiamo sorprendentemente poco sui fattori che hanno influito su questa diversità.

     

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version