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    Il tweet di Pompeo contro il Vaticano: “Non rinnovi accordo con la Cina o perderà autorità morale”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 20 Set. 2020 alle 16:22 Aggiornato il 20 Set. 2020 alle 16:34

    Il tweet di Pompeo contro il Vaticano: “Non rinnovi accordo con la Cina”

    Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha attaccato il Vaticano in un tweet, nel tentativo di scongiurare il rinnovo dell’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi, siglato a ottobre 2018. “Due anni fa, la Santa Sede ha raggiunto un accordo con il Partito comunista cinese, sperando di aiutare i cattolici cinesi. Ma l’abuso del Pcc sui fedeli è solo peggiorato. Il Vaticano metterebbe a rischio la sua autorità morale, se rinnovasse l’accordo”, ha scritto il capo della diplomazia statunitense sulla sua pagina Twitter, condividendo un saggio a sua firma pubblicato da First Things. Nell’analisi, Pompeo denuncia le violazioni dei diritti umani perpetrare contro le minoranze religiose nel Paese, e spiega perché la credibilità del Vaticano sarebbe a rischio se l’accordo fosse rinnovato.

    “Se il Partito comunista cinese riuscirà a mettere sull’attenti la Chiesa cattolica e altre comunità religiose, i regimi che disdegnano i diritti umani saranno rafforzati, e il costo della resistenza alle tirannie si alzerà per tutti i coraggiosi fedeli che onorano Dio al di sopra dell’autocrate di turno”, osserva il segretario di Stato nel saggio apparso sulla rivista conservatrice. Ma il dialogo tra la Santa Sede e Pechino, in questi due anni, non si è arrestato, e il Vaticano sta curando con grande attenzione i rapporti con la Cina: con buona probabilità l’accordo sarà rinnovato. Intanto Pompeo si prepara a giocare la sua partita a Roma, con una visita che quasi sicuramente avrà luogo il 29 e il 30 ottobre prossimi, a un anno esatto dall’ultima missione in Italia. L’intento è duplice: non solo fare pressione sul Vaticano affinché allenti il legame con Xi Jinping, ma anche scoraggiare l’Italia dall’accettare investimenti cinesi in strutture portuali.

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