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    La carovana di 7mila migranti in marcia verso gli Usa è arrivata in Messico

    Credit: AFP

    I migranti sono partiti il 12 ottobre dall'Honduras e hanno attraversato l'America centrale fino ad arrivare in Messico, nonostante le minacce del presidente Trump

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 24 Ott. 2018 alle 17:04 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:49

    Migranti Honduras carovana – La carovana di 7mila migranti continua a dirigersi verso gli Stati Uniti dopo essere partita il 12 ottobre dalla città di San Pedro Sula, in Honduras.

    I profughi hanno attraversato i paesi del centro America e sono riusciti a entrare in territorio messicano, trascorrendo la notte del 22 ottobre a Ciudad Hidalgo, una località che si trova al confine con il Guatemala.

    Secondo quanto riferito dai capo dei servizi d’emergenza messicano, Gerardo Hernandez, circa 5mila persone hanno pernottato in tre strutture preparate in precedenza per accogliere i migranti, mentre altre 2mila si sono accampate nella piazza centrale della città.

    I migranti provenienti dall’Honduras erano riusciti a passare il confine con il Guatemala il 16 ottobre, nonostante una forte presenza della polizia e il tentativo del governo di bloccare il loro cammino. Per entrare in Messico, alcuni di loro hanno anche attraversato a piedi il fiume al confine, per il timore di essere fermati dalla polizia.

    Il governo messicano ha offerto ai migranti la possibilità di chiedere asilo politico o altre forme di accoglienza nel paese, ma la maggior parte ha cercato di non farsi identificare per paura di essere arrestati e rimpatriati.

    La reazione del presidente Trump

    Con l’avvicinarsi della carovana, il presidente statunitense Donald Trump ha scritto su Twitter di aver allertato “l’esercito e la polizia di frontiera” contro l’onda umana che minaccia il confine tra Messico e Stati Uniti.

    “La carovana dei migranti dell’Honduras diretti verso gli Stati Uniti è un’emergenza nazionale”, tra loro “ci sono anche criminali e mediorientali non identificati”, ha scritto il presidente Donald Trump.

    “Sembra le forze messicane non sono in grado di bloccarla”.

    Trump ha anche annunciato l’intenzione di “tagliare gli aiuti a Guatemala, Honduras e El Salvador”, dopo aver in precedenza minacciato i paesi del Centro America che avrebbe preso misure drastiche contro di loro se avessero lasciato avanzare i migranti.

    “Gli diamo aiuti e loro non fanno niente per noi”, ha anche affermato il presidente Usa.

    Gli Stati Uniti stanno compiendo “ogni sforzo per fermare l’assalto di stranieri irregolari dall’attraversare il confine meridionale”, si legge nel tweet del presidente.

    “Le persone devono richiedere asilo in Messico e, se non lo fanno, gli Stati Uniti le respingeranno. I tribunali stanno chiedendo agli Stati Uniti di fare cose che non sono fattibili!”

    La carovana di migranti

    Il gruppo di migranti sta cercando di raggiungere gli Stati Uniti da più di una settimana. Inizialmente era composta da 1.600 persone, ma con il passare del tempo il loro numero è notevolmente aumentato.

    La carovana è partita dallo Stato centroamericana dell’Honduras, che riceve costanti aiuti finanziari dal governo statunitense: il paese nel 2016 e 2017 ha ricevuto più di 175 milioni di dollari.

    L’Honduras, con una popolazione di circa 9 milioni di abitanti, è sconvolto dalla violenza di bande criminali, dalla guerra alla droga e dalla corruzione dilagante.

    Secondo la Banca Mondiale, oltre il 60 per cento della popolazione vive in condizioni di povertà, e una persona su cinque si trova in condizioni di povertà estrema.

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