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    Se muoio va bene

    I migranti tentano di attraversare la Manica nascondendosi nei camion lungo il tunnel che separa Francia e Regno Unito. Ma continuano a morire nell'indifferenza generale

    Di Laura Stahnke
    Pubblicato il 31 Lug. 2015 alle 11:08 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:35

    Lo chiamano la Giungla. È situato nei pressi di Calais, sul versante francese del canale della Manica. Circa 3.000 persone si sono stabilite da mesi in questo campo improvvisato con l’obiettivo di attraversare l’ultimo confine del loro viaggio e arrivare nel Regno Unito.

    Gli abitanti della Giungla vengono dall’Eritrea, dal Sudan, dall’Afghanistan, dall’Etiopia. In molti non hanno ancora compiuto 18 anni e hanno alle spalle un viaggio che ha attraversato mari e deserti.

    Quando gli si chiede cosa sognino, rispondono un lavoro migliore, un’educazione, la libertà.

    Negli ultimi giorni sono aumentati i tentativi dei migranti di attraversare il confine nascondendosi nei camion o correndo lungo il tunnel che separa i due Paesi: 1.500, secondo quanto hanno riferito le autorità.

    Solo nella notte di martedì 28 luglio circa duemila persone hanno tentato di attraversare il confine. Negli ultimi due mesi almeno nove persone sono morte schiacciate dai camion nel tunnel della Manica.

    L’ultimo caso si è verificato lo scorso 29 luglio e la vittima era un giovane uomo sudanese, tra i 25 e i 30 anni. 

    “Se muoio va bene” racconta alla Bbc uno dei migranti intervistati a Calais. “Tutto questo non è peggio di quello che ho affrontato nel mio Paese”.

    La frontiera tra Regno Unito e Francia è però sigillata. L’Eurotunnel che collega i due Paesi è rimasto chiuso la notte di mercoledì 29 luglio per impedire nuovi ingressi illegali nel Regno Unito, e code chilometriche di macchine e camion occupano i due lati della frontiera.

    Il primo ministro britannico David Cameron ha annunciato che farà tutto ciò che è in suo potere per assicurare che il confine rimanga inespugnabile.

    Cameron ha ribadito che sono già state prese misure per rendere più difficile la permanenza su suolo britannico per i migranti senza permesso di soggiorno, come il divieto di ottenere una patente di guida, aprire un conto in banca o affittare una proprietà.

    Mentre Cameron si batte affinché il confine resti sigillato e aumenti il numero di deportazioni di migranti senza permesso di soggiorno, Zoe Gardner, dell’associazione Asylum Aid, spiega che seconda la legislazione vigente molte delle persone che stanno cercando di attraversare la Manica hanno il diritto a entrare e vivere nel Regno Unito.

    “Molti di questi migranti vengono da Paesi in guerra e spesso hanno familiari che abitano già nel Regno Unito. Se questi sono riconosciuti come rifugiati, hanno il diritto di far arrivare nel Paese membri della propria famiglia attraverso il percorso di riunificazione famigliare”, dice Gardner alla Bbc

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